Concistoro per 17 nuovi cardinali, San Pietro si tinge di porpora

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Il 19 novembre 2016, si è svolto il terzo concistoro di papa Francesco per la creazione di nuovi cardinali

Fonte: Vatican Insider -ANDREA TORNIELLI
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CITTÀ DEL VATICANO
 «Accipite biretum rubrum, cardinalatus dignitatis insigne, per quod significatur usque ad sanguinis effusionem…». Questa mattina nella basilica di San Pietro Papa Francesco tiene il suo terzo concistoro per la creazione di nuovi cardinali e consegna a ciascuno la berretta color porpora, segno della disponibilità a versare il sangue «per la fede cristiana e per la pace del popolo di Dio». I nuovi cardinali, i cui nomi sono stati annunciati da Bergoglio all’Angelus di domenica 9 ottobre, sono diciassette, tredici con meno di ottant’anni e dunque elettori in un eventuale conclave, più quattro ultraottantenni.

Sono l’italiano Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria – che apre la lista; Dieudonné Nzapalainga, arcivescovo di Bangui (Repubblica Centrafricana); Carlos Osoro Sierra, arcivescovo di Madrid (Spagna); Sérgio Da Rocha, arcivescovo di Brasilia (Brasile); Blase Joseph Cupich, arcivescovo di Chicago (USA); Patrick D’Rozario, arcivescovo di Dhaka (Bangladesh), Baltazar Enrique Porras Cardozo, arcivescovo di Mérida (Venezuela); Jozef De Kesel, arcivescovo di Malines-Bruxelles (Belgio); Maurice Piat, vescovo di Port-Louis (Isole Mauritius); Kevin Joseph Farrell, Prefetto del dicastero per i laici e la famiglia (USA); Carlos Aguiar Retes, arcivescovo di Tlalnepantla (Messico); John Ribat, arcivescovo di Port Moresby (Papua Nuova Guinea); Joseph William Tobin, arcivescovo di Newark (USA); Antony Soter Fernandez, arcivescovo emerito di Kuala Lumpur (Malesia); Renato Corti, vescovo emerito di Novara (Italia); Sebastian Koto Khoarai, vescovo emerito di Mohale’s Hoek (Leshoto); don Ernest Simoni, prete della diocesi di Shkodrë-Pult (Albania).

Dei diciassette nominati, uno, l’africano Koto Khoarai, primo cardinale del Leshoto, non sarà presente a Roma. Non era in condizioni di affrontare il viaggio e riceverà la berretta dalle mani del nunzio apostolico in Sud Africa, Peter Brian Wells nei prossimi giorni. I nuovi cardinali, prima di ricevere la porpora, l’anello e il titolo (ognuno di loro diventa «prete» o «diacono» della diocesi di Roma, titolare di una parrocchia della diocesi del Papa) giureranno fedeltà «a Cristo e al suo Vangelo, costantemente obbediente alla Santa Apostolica Chiesa Romana, al Beato Pietro nella persona del Sommo Pontefice Francesco e dei suoi successori canonicamente eletti».

All’inizio della cerimonia viene letto il brano del Vangelo di Luca (cap. 6) nel quale Gesù dice ai suoi discepoli: «A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male». Nel pomeriggio, nell’Aula Paolo VI in Vaticano, i sedici neo-porporati presenti a Roma incontreranno coloro che li vogliono salutare e congratularsi per la nomina, nelle cosiddette «visite di calore».

Il Pontefice e i nuovi cardinali, al termine della celebrazione, salgono su due pulmini e si recano al Monastero Mater Ecclesiae per incontrare il Papa emerito Benedetto XVI.

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