Sono bastati due giorni di pioggia per far naufragare il nuovo palazzetto dello sport realizzato nella frazione Badia. Già, dopo qualche ora, la situazione si sarebbe presentata disastrosa. Il campo polivalente, “Oasi sport gioventù”, finanziato dal Ministero dell’Interno per un importo di circa 500mila euro, è stato, infatti, circondato dall’acqua anche perché gli esterni ancora si presentano non ultimati con i necessari lavori di pavimentazione. Addirittura, l’acqua è entrata all’interno della struttura, anche se non copiosamente, ma starebbe pressando sul tendone. A “denunciare” la grave situazione la Volley club che non nasconde l’interesse sul campo polivalente anche in seguito alla convenzione firmata, a suo tempo, tra Fipav, comitato provinciale, gestore del palazzetto e Ministero, accordo indispensabile per poter avviare la pratica. 
I dirigenti della società di pallavolo si domandano, adesso, se i lavori debbano considerarsi ultimati, anche perchè, a loro dire, mancherebbero oltre agli interni, lavori esterni e tutte le necessarie attrezzature. Addirittura, nei 500mila euro rientrerebbero anche le spese per i festeggiamenti inaugurativi. Svanisce, così, l’ennesimo “sogno” di un palazzetto dello sport per i pallavolisti nicoteresi? Eppure i lavori avviati a giugno che prevedevano oltre alla struttura, campo per pallavolo e basket, spogliatoi per squadre e arbitri, docce e tutti i servizi necessari, sembravano poter finalmente veder realizzato il desiderio di tanti sportivi della cittadina tirrenica. L’avvio dei lavori è stato preceduto da un lungo iter burocratico iniziato circa 5anni fa, quando l’ex presidente del comitato provinciale Fipav, Sergio Raimondo, propose all’allora commissione straordinaria che reggeva palazzo Convento di presentare la cittadina tirrenica fra gli Enti richiedenti i finanziamenti Pon “Correre nella legalità” per realizzare un palazzetto dello sport. Altri cavilli hanno più volte bloccato la lunga trafila superati, quest’anno, grazie al lavoro dell’ex assessore Michele Melidoni.
