Centro diurno per bambini autistici: l’iter si blocca!

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“Se il progetto del centro per bambini autistici presso l’ospedale di Nicotera è stato tolto dal cassetto lo si deve all’associazione nazionale genitori soggetti autistici di Vibo che si è rivolta al prefetto Carmelo Casabona e al suo vicecapo di Gabinetto, Sergio Raimondo, che appresa la nostra “storia” si sono mostrati sensibili, abbracciando la problematica e sostenendoci . Nessun “plauso” all’Asp che, invece, da anni tiene le famiglie con bambini autistici con l’acqua alla gola”. E’ il commento di Mary Naso, presidente dell’Angsa in merito alla possibilità dell’attivazione presso il nosocomio nicoterese di un centro diurno per bambini autistici. In effetti, la disponibilità economica per un progetto finanziato dalla Regione Calabria e diviso in due tronconi, uno che riguardava l’ospedale di Pizzo dove dopo quattro anni è stato realizzato e concluso e uno per Nicotera, ci sarebbe tutta, ad oggi, però, ancora nella cittadina tirrenica non si è concretizzato nulla. “Che nessuno si attribuisca meriti per l’eventuale avvio del centro – sottolinea la Naso -. L’Asp per anni ha fatto finta di nulla. Solo dopo aver parlato con il prefetto e Raimondo è partito tutto e adesso noi lavoreremo fino in fondo per i nostri ragazzi, perché vengano seguiti con terapie adeguate. I nostri figli hanno avuto la possibilità di usufruire delle terapie attuate a Pizzo grazie ad un’associazione che eroga i giusti servizi, ma una volta concluso l’Asp ha sì continuato ad “ospitarci”, ma a nostre spese e, così, nel frattempo, gran parte delle famiglie ha abbandonato per mancanza di possibilità economica perché per le giuste cure servono circa mille euro al mese”. Per la terapia, infatti,  il costo si aggirerebbe intorno ai 20 euro l’ora per circa 8 ore settimanali, a queste andrebbero ad aggiungersi le spese per il trasporto . “Avevamo chiesto di spostare i finanziamenti per Nicotera a Pizzo – dichiara il presidente dell’Angsa Vibo – in considerazione del fatto che lì il progetto era già avviato, ma ci è stato risposto negativamente. Per Nicotera ci era stato promesso che entro l’estate sarebbe stato avviato l’iter necessario per l’adeguamento della struttura, ma dal 6 settembre, quando la delibera è stata pubblicata, non è ancora stata individuata nemmeno la ditta che si dovrà occupare dei lavori”. “I tempi della burocrazia non sono i tempi delle famiglie – afferma Caterina Vecchio, vice presidente Angsa Vibo –. Molti bambini sono stati costretti ad abbandonare a pizzo la riabilitazione educativa-comportamentale con danni incalcolabili”. Ad essere interessato dovrebbe essere il piano terra dell’ospedale che, grazie a circa 70mila euro, dovrebbe essere trasformato, allestito e organizzato per accogliere i bambini che soffrono di questo grave disturbo del comportamento con l’idea, inoltre, di poter effettuare, una volta avviato il reparto e dopo la collocazione di alcuni letti, anche i ricoveri. L’Hospice, poi la Casa della salute, oggi un centro per bambini autistici. Tanti i progetti “immaginati” in questi anni dai vertici Asp per l’ospedale del comune tirrenico al fine di trovargli una “destinazione”, peccato, però, che tutti siano caduti nel dimenticatoio. Oggi “l’idea” del centro per autistici potrebbe dare il via ad una più interessante destinazione dell’ospedale nicoterese, quella, ad esempio, di un centro di neuropsichiatria infantile di cui l’intero territorio regionale è privo.

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