Vecchio ospedale, uno scheletro in pieno centro storico

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Un censimento dei luoghi abbandonati o in stato di forte degrado sul territorio del Comune di Nicotera , questo l’obiettivo che intendiamo  realizzare nelle prossime settimane. Nel delineare questa particolare  “mappatura”non potevamo non iniziare dalla struttura sita in Via Casolare,  il cosiddetto “vecchio ospedale”. Un vero e proprio edificio diventato museo di se stesso. Il mausoleo è il più noto esempio di edilizia incompiuta cittadina. Impossibile non notare lo scheletro abbandonato che si trova proprio nei pressi del Castello dei Ruffo. Imponente  ed altero  ma anche  spettrale per i suoi interni bui e divenuti ricettacolo di topi e quant’altro. Ovviamente si tratta di un immobile, oggi lasciato all’incuria del tempo,  che da anni attende un serio intervento di recupero e soprattutto una definitiva utilizzazione. L’immobile è di proprietà dell’ente morale Scardamaglia – Longo che gestisce in città, anche una scuola dell’infanzia. Fu dato  in concessione, , al Comune di Nicotera affinché provvedesse alla  ristrutturazione. Da tempo si discute delle possibili utilizzazioni della struttura, allocata in pieno centro storico ma soprattutto dotata di ampi locali che ben si presterebbero ad ospitare diverse attività aggregative e sociali.  Nel passato vari erano stati i tentativi di portare alla definizione di un progettazione concreta che potesse definire il volto  della struttura. Per molti anni si era parlato dell’immobile  del “vecchio ospedale” quale possibile sede  di una biblioteca, poi  di una possibile allocazione di qualche istituto scolastico  cittadino successivamente si era cercato di avviare trattative con il Consorzio “Crescere insieme”,che ha tra i suoi principali scopi, anche quello di recuperare e riadattare strutture da adibire a centri di aggregazione sociale. Attraverso il Consorzio si stava  cercando di reperire soprattutto  i necessari finanziamenti per poter completare i lavori del fabbricato per destinarlo, una volta ristrutturato e completato , proprio ad attività sociali.Dopo tante vicissitudini burocratiche anche la giunta Pagano aveva cercato di  proporre alla Regione Calabria un nuovo progetto finalizzato alla riqualificazione dell’immobile denominato “Vecchio Ospedale”,procedendo al rinnovo della convenzione.  Le intenzioni degli ex amministratori era quella di dare  una sede ufficiale alla tanto agognata Casa della cultura, intesa come una struttura multi–ruolo, cioè articolata e flessibile e quindi in grado sia di intercettare i bisogni diffusi dell’utenza che di sviluppare un’adeguata progettualità nei vari settori di interesse e che  avrebbe dovuto includere al suo interno le seguenti strutture di aggregazione sociale e diffusione del sapere: Mediateca comunale concepita come una struttura in cui le forme tradizionali di divulgazione del sapere bibliografico, proprie delle biblioteche, sarebbero state affiancate dalle nuove tecnologie multimediali, consentendo così gli utenti di ottenere una informazione più ampia e articolata . Certo è che ad oggi l’unica certezza che  rimane è che bisogna sottrarre al logorio del tempo una struttura che ha infinite potenzialità e che rappresenta soprattutto una brutta cicatrice nel cuore della città.

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