Sanità, via libera alle assunzioni: in ballo 1.400 posti in Calabria. Atteso il decreto

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Sanità calabrese e questa volta è una buona notizia quella che giunge dalle ovattate stanze del  commissario alla sanità, Massimo Scura. Sembra ormai che sia in dirittura di arrivo l’emanazione del decreto mediante il quale lo stesso commissario dovrebbe dare l’atteso via libera all’assunzione di nuovo personale sanitario. Un decreto che dovrebbe essere varato entro la fine di questa settimana o al più tardi nella prossima, anche se i soliti bene informati sulle alchimie del palazzo fanno sapere che, per la sua stesura definitiva, si dovrà attendere la trasmissione del verbale dell’incontro del tavolo interministeriale per la verifica degli adempimenti, avvenuto lo scorso mercoledì a Roma. E anche se dai Ministeri della salute e da quello dell’Economia non è poi detto che sarà data l’autorizzazione formale ad assumere tutto il personale di cui necessita la macchina della sanità calabrese, di certo qualcosa si muoverà e si potrà, almeno, in parte, sopperire a quella carenza di personale dovuta sia dal blocco del cosiddetto turn-over che dai pensionamenti.

La certezza dell’imminenza del varo del decreto invece è stata data dalla riunione con i direttori generali e i commissari delle aziende ospedaliere e sanitarie regionali che si è svolta ieri presso la sede della struttura che ospita gli uffici dello stesso commissario Scura, in quel di Catanzaro. Riunione durante la quale sono stati fatti i calcoli precisi per verificare dapprima il volume delle prestazioni svolte dalle singole strutture sanitarie al fine di stabilire con certezza il il personale necessario allo svolgimento di queste attività.

Complessivamente il fabbisogno regionale ammonta a 1.414 unità di personale. Medici, infermieri, operatori sociosanitari e tecnici di laboratorio che saranno assunti a tempo indeterminato. Ovviamente, come accade sempre in questi casi, prima di bandire nuovi concorsi per il reclutamento di questo personale sanitario si procederà però a scorrere le graduatorie già presenti e non ancora smaltite, poi saranno attivate le procedure per la mobilità regionale ed extra-regionale e solo a conclusione dell’iter potranno essere banditi nuovi concorsi.

 

 

 

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