Calabria: i sindacati chiedono una svolta per il 2017.

Nessun commento Share:

Il 2016 sta per cedere il testimone al 2017 ed è quindi tempo di bilanci anche per le forze sindacali, indispensabili presidi a tutela dei lavoratori, le cui maggiore sigle (Cgil,Cisl e Uil) si sono ritrovate nei giorni scorsi per fare il punto della situazione regionale e porre le basi per gli obiettivi da porsi per l’immediato futuro.

I tre segretari generali della Calabria dei sindacati confederali, Angelo Sposato (Cgil), Paolo Tramonti (Cisl) e Santo Biondo (Uil) hanno innanzitutto ribadito con forza che di fronte alle tante emergenze e agli atavici problemi che la investono, la Calabria non può attendere i tempi della politica. Entrando poi nel merito delle vicende regionali, gli stessi hanno ribadito il fatto che “la giunta regionale sia attesa da sfide gravose come il varo di una corretta programmazione ai fini dell’uso ottimale delle risorse messe a disposizione dall’Unione europea” richiedendo quindi “un azione maggiormente incisiva sia da parte del Governo nazionale – al quale si chiede di uscire dalla logica della gestione delle emergenze – che da quello regionale”.

I tre sindacati confederali poi, nella nota diffusa al termine dell’incontro hanno ribadito con forza come “alla Calabria servano investimenti pubblici immediati per creare sviluppo, crescita, lavoro, per fermare la fuga dei giovani e di intere famiglie” ed hanno altresì espresso “seria preoccupazione per le condizioni attuali della sanita’ regionale, caratterizzata da tagli dei livelli essenziali di assistenza, migrazione sanitaria e depauperamento della rete ospedaliera regionale”

Per quato riguarda invece il cosidetto “Patto per la Calabria” gli stessi sindacati hanno rimarcato come “sia auspicabile e non piu’ rinviabile un’azione di trasparenza sulle opere che dovrebbero essere cantierizzate nel 2017 uscendo dalla logica degli interventi parcellizzati” favorendo invece grandi progetti e un piano regionale per il lavoro che “non dimentichi le sorti di Gioia Tauro, della sua area industriale e delle maestranze” struttura fondamentale sulla quale ” il Governo nazionale deve dire con chiarezza cosa vuole fare in merito alla zona economica speciale e all’area retroportuale”.

Questioni concrete dunque sulle quali i sindacati attendono risposte altrettanto concrete già nei primi mesi del 2017, e se queste risposte non arriveranno gli stessi sono pronti “a rinserrare le fila e a trasformare le tante mobilitazioni di categoria in una mobilitazione generale che riporti al centro dell’agenda della politica, nazionale e regionale, le aspettative della Calabria e dei calabresi”.

Condividi questo Articolo
Previous Article

I ragazzi migranti che chiedono l’elemosina all’uscita dei supermercati. La storia di Freeman.

Next Article

Governo Gentiloni, nominati i sottosegretari.

You may also like