La “Tirrenium” si esibisce per i detenuti dell’istituto penitenziario di Vibo Valentia

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Ennesimo successo per l’orchestra intercomunale di fiati “Tirrenium” che comprende anche Nicotera, diretta dal maestro Maurizio Managò. Gli strumentisti si sono esibiti per i detenuti dell’istituto penitenziario di Vibo Valentia regalando, così, durante il periodo natalizio, un magico  momento di festa, nonché, un’esperienza gratificante che ha permesso di far trascorrere ai reclusi alcune ore di gioia e svago senza il peso della solitudine e la mancanza dei più cari affetti in un periodo, quello natalizio, durante il quale si avverte, più che mai, la lontananza dalla famiglia. Soddisfatto per l’iniziativa il presidente Mimmo Fiaschè. “Abbiamo accolto – afferma – con molto entusiasmo l’invito da parte dell’istituto per la realizzazione di un concerto dedicato a tutta la popolazione carceraria. L’orchestra è stata guidata, come sempre, in modo impeccabile, dal grande maestro Managò ed ha proposto numerosi brani ad una platea gremita di pubblico festante”. Vario e accattivante, infatti, il programma proposto dagli strumentisti che, per l’occasione, hanno eseguito melodie tipicamente natalizie, famose colonne sonore e pezzi di musica classica. “Veder passare – evidenzia il presidente della “Tirrenium” – negli occhi dei detenuti tutta una gamma di emozioni che andavano dalla gioia alla commozione, particolarmente quando è stato intonato il pezzo “Mamma” di Bixio, e dall’allegria alla nostalgia ha regalato agli orchestrali una grande soddisfazione, ma, soprattutto, rimarrà in loro il ricordo di un’esperienza che mai nessuno potrà cancellare”. Raggiunto pienamente, quindi, per gli strumentisti della “Tirrenium”, l’obiettivo di allietare gli animi e portare felicità nei detenuti grazie alla musica, l’unico linguaggio che non conosce barriere e che riesce ad oltrepassare muri e sbarre. “E’ stato emozionante assistere alle standing ovation di cui sono stati oggetto i nostri orchestrali per ben due volte – dichiara Fiaschè –. E’ significativo come può essere importante  aprire le porte delle carceri a eventi del genere perché lascia il segno non solo negli ospiti dell’istituto, ma anche ai nostri giovani artisti i quali hanno avuto modo di considerare che chi sta in carcere è una persona qualunque che ha sbagliato e che deve riscattarsi agli occhi della società civile”.

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