Ricadi, il referendum sul cambio di denominazione dell’ente supera tutti gli ostacoli. Ora la parola passa ai cittadini

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mirabelloReferendum per il cambio di denominazione del comune da Ricadi in Ricadi-Capo Vaticano, dopo il via libera del consiglio regionale arriva anche quello della giunta Oliverio. Nel corso dell’ultima seduta, l’argomento è stato votato senza difficoltà anche se non è stata indicata alcuna data. Né la data poteva essere indicata perchè la scelta spetta al presidente Mario Oliverio che la stabilirà con suo decreto non appena si chiarirà la situazione politica a livello nazionale. Il referendum, infatti, non dovrebbe coincidere con eventuale chiamata alle urne per le elezioni politiche nella prossima primavera. Non è escluso neppure il rischio che la consultazione referendaria possa slittare all’autunno 2017. In ogni caso, è stato fatto un importante passo avanti. Il cerchio sta per chiudersi e il consigliere regionale Michele Mirabello, promotore dell’iniziativa referendaria, non nasconde la sua soddisfazione. <Siamo alla fine del percorso – afferma – ora la parola passa ai cittadini perchè spetta a loro la decisione>. Né il risultato del referendum può considerarsi scontato. <Parte del paese – sostiene l’esponente del Pd – è contraria anche se il cambio di denominazione non può che arrecare vantaggi a Ricadi. Nella campagna referendaria di certo faranno capolino accenti campanilistici, ma l’auspicio è che ci sia un confronto sereno e mirato a tutelare gli interessi del territorio>.

vv-giulia-russoIn sintonia anche il sindaco Giulia Russo che, guardando alla prossima campagna referendaria, da una parte si guarda bene dal prendere posizioni alla Renzi e dall’altra garantisce il convinto e compatto sostegno dell’amministrazione comunale al cambio di denominazione. <Il nostro compito – rimarca – è quello di portare avanti ogni iniziativa utile alla crescita del comprensorio e il cambio di denominazione va in tale direzione. Gli scontenti comunque non mancheranno e non sono pochi quelli che sostengono che bisognava puntare con decisione a denominare il territorio solo Capo Vaticano eliminando completamente Ricadi. Noi, però, riteniamo che sia giusto rispettare anche storia e tradizioni>. Perentorio, in tal senso, il parere dell’imprenditore Pino Puntoriero. <Il territorio – dice – è Capo Vaticano, Ricadi è solo la frazione dove ha sede il municipio. Bisognava avere il coraggio di fare un cambio totale puntando tutto sulla denominazione di Capo Vaticano che porta benessere all’intera Calabria>.

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