Arriva lo snack fatto con le “clementine” di Calabria.

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E’ propio vero che le idee più semplici sono quelle che non vengono in mente a mnessuno. Non è accaduto però al nostro corregionale Francesco Rizzo, un trentenne che dopo avere vissuto a Roma e in Canada è tornato in Calabria e precisamente  a Corigliano Calabro, nella Piana di Sibari dfove col suo amico Antonio Braico 36enne, calabrese, di professione geologoha dato vita ad un nuovo prodotto e cioè il primo snack a base di clementine – lo hanno chiamato Clemen-time – due clementine, fresche, confezionate, che arrivano nei distributori automatici di tutta Italia.

Francesco si era dapprima dedicato alla regia per poi tornare a Corigliano nella azienda di famiglia e nota che molti agricolotori preferivano lasciar marcire le clementine sulle piante, piuttosto che raccoglierle e distribuirle, perché i costi erano molto più alti rispetto alla vendita. I due  amici considerando questo atteggiamento un vero e proprio spreco di risorse cominciano a architettare qualcosa. Dapprima scoprono che solo in Italia si consumano 500 snack al secondo, un numero impressionante da far girare la testa. I due capiscono quindi che c’è un mercato su cui lanciarsi e poi cominciano la fase della pianificazione: Antonio si occupa della gestione dei clienti, mentre Francesco della parte diciamo più manageriale. Poi scelgono la confezione adatta per il loro prodotto, il packaging di cartone che andasse nelle spirali, e definiscono infine la calibratura e il peso della frutta.

Oggi la loro azienda che ha meno di un anno di vita è già una realtà consolidata tanto da essere stata due mesi fa tra i finalisti del cosidetto “Premio Oscar Green” che punta a valorizzare quei giovani che hanno scelto per il loro futuro l’Agricoltura, con l’obiettivo di promuovere l’agricoltura sana del nostro paese – premio ideato da Coldiretti Giovani Impresa – insieme alla Cooperativa “Nido di Seta” di San Floro in provincia di Catanzaro che sta facendo rivivere i fasti della produzione di seta e della quale ci siamo occupati in un altro articolo.

E la storia dei due calabresi è finita persino su importanti giornali nazionali ai quali hanno dichiarato: “Le clementine, fresche, completamente integre e non trattate dopo la raccolta, vengono vendute e distribuite molto più al Nord Italia, forse perché al Sud la gente preferisce come merenda ancora un panino”, Dalla Piana del Sibari, comunque, le clementine raggiungeranno l’intera Europa e difatti ai due sono già arrivate proposte per la distribuzione in Inghilterra e Germania.

Da sottolineare che la loro azienda ha un capitale modesto, niente macchinari, magazzini e dipendenti poichè si appoggia per intero su servizi esterni. E i due hanno le idee chiare anche in fatto di sviluppo: “Dovremmo cominciare a capire la ricchezza che abbiamo – hanno dichiarato alla stampa nazionale – e soprattutto, dovremmo smetterla di fare gli imprenditori agricoli senza sporcarci le mani. Siamo i primi ad andare nei campi ogni giorno”.

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A San Floro un azienda fa rivivere i fasti della seta calabrese.

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