“Acqua maleodorante, di colore marrone e untuosa” anche a Joppolo

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Dopo le rassicurazione dell’amministratore delegato della Sorical, Luigi Incarnato che, nei giorni scorsi, aveva “garantito”, nonostante tutto, che l’acqua dell’impianto Medma “è limpida e pulitissima”, anche a Joppolo, la Sorical conferma che “le nuove installazioni impiantistiche hanno consentito la definitiva soluzione del problema”. Ad affermarlo il direttore dell’area operativa Sorical, Sergio De Marco, coinvolto nella questione dal sindaco Carmelo Mazza in seguito al persistere, anche a Joppolo, della fuoriuscita dai rubinetti delle abitazioni di acqua “maleodorante, di colore marrone e untuosa”. Mazza già a giugno aveva emanato un’ordinanza di divieto di utilizzazione a scopo umano dell’acqua e non notando alcun miglioramento avrebbe pensato di chiedere spiegazioni direttamente alla società idrica calabrese. Secondo il responsabile Sorical che ha subito “contestato e rigettato integralmente i contenuti” dell’istanza a firma del primo cittadino, gli eventi, di cui parlerebbe Mazza, sono “del tutto transitori. Confermiamo – dichiara De Marco – che sin da agosto 2016 nel nostro impianto acquedottistico di località Medma, è permanentemente in esercizio e perfettamente funzionante una nuova batteria di filtri la cui funzione è quella di trattenere le particelle di ferro e manganese”. Secondo il responsabile Sorical, anzi, “la piena conformità dell’acqua erogata dall’acquedotto Medma è stata più volte in questi mesi certificata dall’Asp di Vibo Valentia”. Peccato, però, che proprio le passate, nonché, le recenti analisi dell’Asp datate 29 dicembre evidenziano dall’uscita del serbatoio di Marina e dai filtri dell’impianto Medma la presenza di Pseudomonas aeruginosa a causa dei quali la stessa Asp consiglia di intervenire prontamente per il loro abbassamento. Per De Marco il problema sarebbe da addebitarsi alla sedimentazione presente lungo le condotte, nei serbatoi ed in generale in tutti quei passaggi in cui il flusso dell’acqua viene per qualsiasi motivo a rallentare. “Sono proprio tali depositi residuali – afferma – che possono dare origine alla colorazione dell’acqua. Circostanze del tutto casuali come un fermo imprevisto dell’impianto di pompaggio, il trascinamento di una bolla di aria entro le condotte, una repentina variazione di pressione o la velocità del flusso dell’acqua entro le condotte stesse che possono dar luogo alla mobilizzazione di tali depositi che originano quindi la colorazione dell’acqua. Su tale problematica stiamo provvedendo a delle operazioni di spurgo forzato delle condotte adduttrici”. Il divieto di utilizzo dell’acqua è stato riconfermato dal sindaco.

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