Danni delle mareggiate, interviene il Coordinamento provinciale Cna Balneatori

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Come già abbiamo avuto modo di rendere edotti i lettori di mediterraneinews.it, nei giorni scorsi, le mareggiate hanno colpito le coste tirreniche del vibonese – comprensorio turistico di eccellenza –  causando gravi danni materiali agli stabilimenti balneari.  E mentre è ancora in corso la conta dei danni già vi è timore per quanto annunciato dalle previsioni meteo diramate per i prossimi giorni.

Sul versante tirrenico – come è ormai noto – le zone più colpite dalle mareggiate sono quelle di Tropea e Ricadi, con danni a diverse strutture turistiche e ad alcuni tratti della zona marina di Tropea. Un territorio che vive essenzialmente di turismo, le cui attività, a sua volta generano un indotto rilevante che porta altra occupazione, pensiamo solo al settore della ristorazione.

Per questo, dopo gli interventi di somma urgenza è necessario che chi di dovere, ponga in essere una progettualità di più ampio respiro per non lasciare soli, come spesso accade qui in Calabria, gli imprenditori balneari, già provati dalla generale situazione di crisi.

Sul tema si segnala una chiarissima nota del coordinamento provinciale Cna Balneatori – secondo il quale “il problema non riguarda solo le imprese turistiche, ma l’intera economia turistica costiera regionale, da qui la nostra richiesta alla Regione affinché si attivi al più presto per una verifica della situazione. La Cna Balneatori incontrerà a breve le aziende colpite e tutti gli operatori del settore, ritenendo che le problematiche dei singoli siano le problematiche di tutti, solo con un lavoro di squadra si possono dare risposte ai numerosi quesiti. Sono quindi necessarie misure concrete e di buon senso che possono essere messe in campo in tempi molto brevi e occorre che tutti capiscano che la possibilità che le imprese turistiche balneari investano, producano ricchezza e occupazione, oltre che qualità turistica, rappresenta un traino fondamentale per il rilancio della costa e la sua salvaguardia”.

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