Area di crisi non complessa: un’opportunità o un’altra occasione mancata?

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Per l’ingegnere Nicola Iozzo la notizia dell’assessore allo Sviluppo Economico Della Regione Calabria , Carmen Barbalace  , dell’inserimento di 22 comuni della Provincia di Vibo , fra cui Filogaso, nell’area di “crisi non complessa” fa ben sperare per lo sviluppo e la ripresa del territorio vibonese  i cui parametri di crescista sono da molto tempo negativi e la cui qualità della vita è all’ultimo posto nella graduatoria stilata di recente dall’ISTAT a condizione che non si ripetano gli errori del passato. “In molte occasioni ,infatti, la Magistratura ha indagato su  imprenditori  e politici,  per sottrazione di denaro pubblico riguardanti proprio le agevolazioni a fondo perduto elargiti dallo Stato -afferma in una nota stampa-Molte sono le attività del nostro territorio che potrebbero essere potenziate e sviluppate  a cominciare dal settore turistico , dalla valorizzazione  dei prodotti tipici , dallo sfruttamento dei territori montani , dallo sviluppo delle nuove tecnologie informatiche.”Le piccole e medie imprese e le cooperative, alle quali le agevolazioni a fondo perduto ( il 40%) ed a tasso agevolato ( 30%) sono destinate, propongano pertanto  progetti credibili e richiedano gli interventi agevolati per creare  davvero sviluppo e nuovi posti di lavoro.   “Gli amministratori ,da parte loro ,dopo le  rivendicazioni di merito, non frappongano le solite lentezze ed orpelli  burocratici e i soliti meccanismi clientelari. La Regione ,perciò, emani al più presto  i bandi e le modalità  di partecipazione dettando criteri precisi per la partecipazione , per la valutazione dei progetti e per la successiva erogazione degli incentivi- sottolinea ancora Iozzo- La legge n°181, emanata nel 1989 , attraverso la quale la Regione finanzia le attività , d’altro canto  è uno strumento già noto ed è stata emanata proprio per il rilancio e per  la reindustrializzazione delle aree di crisi. Inizialmente , infatti, tale legge   prevedeva che la gestione e l’erogazione  dei  fondi fosse affidata a Sviluppo Italia ,successivamente la gestione   è stata demandata alle Regioni.”  Ricordiamo ai lettori che i  settori d’intervento  previsti dalla legge sono i seguenti : progettazione e studi di fattibilità; fabbricati, opere murarie ed infrastrutture; nuove attrezzature e macchinari; software informatici commisurati alla produzione e alle necessità gestionali dell’impresa; brevetti relativi a nuove tecnologie e processi di produzione, mobili per ufficio ed arredo.

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