Importante riconoscimento ad una matematica calabrese della città di Pitagora.

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Definire Rosanna Iembo uno dei “cervelli” di cui la Calabria si può vantare, sarebbe persino riduttivo alla luce del suo curriculum e del suo contributo dato all’umano sapere.

Rosanna Iembo – matematica con laurea conseguita anche in Teologia e Filosofia – opera da tempo, dividendosi tra l’Italia e gli Stati Uniti, nazione quest’ultima, che gli ha ora tributato il riconoscimento di aver prodotto uno delle dieci migliori opere del mondo grazie alla sua filosofia rigorosamente pitagorica, fondata sull’idea dell’interdisciplinarietà. Il premio, gli è stato conferito in occasione del congresso mondiale promosso dai suoi colleghi americani che si riconoscono nelle due associazioni del Paese: la M.A.A. e la A.M.S., a cui sono iscritti i matematici d’oltreoceano.

La Iembo, nata a napoli da genitori entrambi di Crotone, il luogo dove ha sempre visssuto gran parte della sua vita, era approdata negli States su invito delle autorità accademiche locali, grazie alle sue poesie. E del fatto di essere figlia della città di Pitagora ha fatto una ragione di studio e  di ricerca – poichè come ha spiegato egli stessa all’Agi – “In ogni realizzazione della vita di oggi – ha detto all’Agi la ricercatrice – c’è la matematica. Anche in un banale lavoro all’uncinetto si possono riconoscere delle geometrie. E poi grazie alla scuola pitagorica abbiamo realizzato la prima forma di globalizzazione, perché gli allievi del suo fondatore che già 2.500 anni fa sono partiti per il mondo allora conosciuto al fine di diffondere cultura”.

Il lavoro che gli è valso il prestigioso ricnooscimento è un filmato in cui la poesia si fonde con la musica dei violini e la filosofia, in un raccconto che, partendo dalle nozze di Myia, figlia di Pitagora, e Milone, allievo del fondatore della scuola filosofica e matematica crotonese, porta ai giorni nostri, rivelando l’attualità scientifica del pensiero dello stesso Pitagora. Una idea, potremmo dire interdisciplinare, che è stata evidentemente apprezzata in un paese come gli USA, dove, da sempre l’idea stessa di interdisciplinarietà è molto diffusa.

La Iembo però – in un intervista apparsa oggi sul quotidiano nazionale “Repubblica” – coglie l’occasione anche per parlare della sua Crotone e della Calabria, affermando che la figura del grande matematico potrebbe essere rivalutata e costituire una grande occasione di rinascita culturale per quest città e l’intera Calabria, anche alla luce della rinnovata attenzione riservata dal New York Times, che ha indicato la nostra terra tra le 52 mete da visitare in questo 2017.

“Come negli Usa – ha affermarto la studiosa – anche da noi, eventi come quelli a cui partecipo potrebbero essere una grande risorsa, perché consentirebbero di portare in Calabria migliaia di persone, attivando partenariati ed avviando scambi commerciali su vasta scala. Nella scuola pitagorica era diffusa, per esempio, la cultura del cibo e su questo si potrebbe oggi coinvolgere il territorio, portando gli studiosi e tutti coloro che sono interessati nei luoghi in cui tutto questo ha avuto origine, offrendo le peculiarità gastronomiche della regione, l’arte e i manufatti”. Un suggerimento che ci sentiamo di condividere e rilanciare – sopratutto quest’ultimo – se si pensa all’importanza della cultura del cibo qui in Calabria anche alla luce delle vicende storico-scientifiche legate alla Dieta Mediterranea e ai prodotti tipici che vi sono correlati.

 

 

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