Incontro tra le associazioni e l’amministrazione comunale.

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Si è tenuto nei giorni scorso l’incontro in programma tra l’amministrazione comunale cittadina – rappresentata dal sindaco Elio Costa, dal vicesindaco Raimondo Bellantoni e dagli assessori all’urbanistica, agli affari generali e all’ambiente – e una rappresentanza del Forum delle associazioni vibonesi – Claudio Cricenti (Codacons), Anna Murmura (Archeoclub), Orazio Barba (Conte D’Apice) Antonio Montesanti e Anna Rotella (Comitato civico “pro mura greche”). All’incontro erano presenti anche il consigliere di opposizione del Partito democratico, Loredana Pileggi e una rappresentanza dei residenti del quartiere Carmine. Oggetto della riunione era quello di fare il punto della situazione su alcuni interventi nel centro storico della città.

Gli interventi redatti ancora soltanto a livello definitivo e quindi in attesa di approdare alla fase esecutiva – illustrati dai tecnici del comune – riguarderanno: a) l’area di sedime dell’ex palazzo Gasparro; b) l’area circostante la chiesetta della Madonna dei poveri e la scalinata di Conte d’Apice; c) lo slargo antistante il palazzo Marzano e il vico Cerasarella. I tecniucic stessi hanno comunque tenuto a sottolineare dichiarando che questi, dovranno tutti armonizzarsi al massimo con il contesto storico-architettonico dei luoghi interessati.

Ad intervenire nel dibattito è stato poi l’ing. Antonio D’Agostino che è il portavoce del forum delle associazioni vibonesi che ha richiesto ancora una volta al comune di garantire un reale coinvolgimento dei cittadini, sia nella fase preliminare delle scelte d’intervento che nella fase di sviluppo progettuale e, a nome delle associazioni, si è detto poi contrario al passaggio di una tubazione fognaria al di sotto della scalinata che sottopassa l’antico arco di Conte d’Apice per l’evidente interferenza con un’area di rilevante interesse archeologico, rilevando come tale scelta potrebbe impedire il rispetto dei tempi imposti per l’ultimazione dei lavori – previsto per il 31 luglio 2017 – e, cosa ancor più grave, il buon fine del finanziamento, Una posizione condivisa anche dal consigliere Pileggi che – convergendo sulle stesse posizioni di D’Agostino si è detta contraria anche all’ipotesi di un’illuminazione della scalinata con faretti moderni a led incassati nei cordoli della scalinata che striderebbero fortemente col contesto per tipologia e colore della luce.

I rappresentanti delle associazioni hanno poi richiesto, in sintesi, di a) privilegiare al massimo il verde nella riqualificazione dell’area ex Gasparro; b) effettuare adeguati saggi esplorativi per verificare la presenza di pavimentazioni esistenti sotto lo strato di asfalto; c) utilizzare le basole rinvenute durante i lavori di via Carmine che, «al posto di essere a suo tempo ricollocate, scomparvero misteriosamente e che, dopo le ripetute segnalazioni del Forum, sono state di recente rintracciate, dopo un indagine disposta dallo stesso Costa.

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