Dopo aver effettuato appositi riscontri agli indirizzi di residenza con acquisizioni di informazioni dal vicinato, i Finanzieri reggini hanno appurato che i soggetti residenti in Italia, ma di fatto emigrati nei Paesi dell’America Latina, sono rientrati in Italia dopo aver compiuto i 65 anni, ma solo per il tempo necessario per adempiere alle previste formalità per l’ottenimento del beneficio in parola. Una volta in Italia, i soggetti indagati hanno acceso un conto corrente o libretto bancario/postale dove far confluire le somme indebitamente spettanti gestiti da persone compiacenti appositamente delegate ad operare.
Prosegue il dispositivo di controllo disposto dal Comando Provinciale di Reggio Calabria a tutela della spesa pubblica nazionale, l’obiettivo è salvaguardare il corretto impiego di fondi pubblici e l’efficacia delle politiche di sviluppo sociale e di sostegno in una ottica di equità sociale.