Una giovane ricercatrice nicoterese ci guida alla scoperta del centro di ricerca di eccellenza EndoCas di Pisa

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In Italia vi sono degli “unicuum” anche nel settore della ricerca scientifica di cui spesso nulla si sa e purtroppo, a volte, ancor meno si scrive. Delle “oasi felici” che provano come – nel quadro di una partnership tra istituzioni e mondo accademico – si possa dare a vita a dei centri di eccellenza.

Tra questi vi è sicuramente il centro EndoCAS, centro di chirurgia assistita al calcolatore , situato all’interno dell’ospedale di Cisanello di Pisa.

La missione di EndoCAS è infatti, lo sviluppo di tecnologie innovative basate su tecnologie di ingegneria e dell’informazione per migliorare le attuali procedure chirurgiche e per ridurre la loro invasività mediante l’uso ottimale di imaging medicale. EndoCAS applica sistemi CAS (Computer Assisted Surgery)per dimostrare la loro efficacia e incoraggiare così il loro utilizzo sul mercato offrendo analisi sulla loro efficacia e sul rapporto costi/benefici in merito al loro impiego). Le principali aree di ricerca sono: a) pianificazione di interventi chirurgici mediante l’elaborazione di immagini diagnostiche, b)  sviluppo di sistemi di navigazione chirurgica, c) sviluppo di simulatori per training chirurgico e per la validazione di dispositivi medici. Ciò che accomuno tutte e tre le aree è l’utilizzo di immagini radiologiche.

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A guidarci alla scoperta di questa “cittadella della scienza” è una giovanissima Nicoterese: la Dott.ssa Rosanna Viglialoro (vedi foto) – classe 1984. Rosanna dopo aver conseguito la maturità classica presso il Liceo di Nicotera, nel 2002, è uno di quei tanti “cervelli” che sono dovuti emigrare dalla Calabria, prima per motivi di studio e poi di lavoro: approdata a Pisa, ha conseguito la laurea triennale in ingegneria biomedica e poi la laurea specialistica, sempre in ingegneria biomedica. Adesso sta frequentando i corsi per conseguire il dottorato di ricerca in Scienze cliniche e traslazionali sempre presso l’Ateneo pisano e dal maggio del 2011 è ricercatore borsista presso lo stesso EndoCAS, dove collabora ad una ricerca nell’ambito della simulazione fisica e ibrida per il campo del training chirurgico. Assieme ad altri colleghi, ha preso parte alla stesura di vari lavori scientifici e pubblicazioni e infine era nel team degli inventori che ha messo a punto un brevetto per lo sviluppo di un Simulatore chirurgico con Realtà aumentata in particolare per strutture anatomiche deformabili, depositato nel 2014.

Il Centro EndoCAS. è allocato in un edificio, di 250 mq, composto da 2 laboratori dotati di tutti gli strumenti necessari per effettuare ricerca ed è dotato di tutte le attrezzature di una stanza che simula una  sala operatoria, oltre ad una sala riunioni e altre sale di servizio.  Il Centro, è stato finanziato dal MIUR (Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca) con il Decreto Ministeriale del 17 Ottobre 2003 sulla base del bando sul “Cofinanziamento dei Centri di Eccellenza” del 2001 e al quale hanno partecipato – in partnership tra loro – l’Università di Pisa, la Scuola Superiore S. Anna e il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). I fondi sono stati erogati all’80% dallo stesso Ministero e per il restante 20% sono stati coperti invece dall’Università di Pisa.

Da questa sinergia è nato cosi questo Centro permanente di ricerca, sull’elaborazione delle immagini radiologiche 3D per la pianificazione, navigazione e simulazione chirurgica polispecialistica (chirurgia generale, chirurgia vascolare, chirurgia trapiantologica, ortopedia, urologia, ginecologia, chirurgia plastica e ricostruttiva, chirurgia toracica, neurochirurgia). Un team di ingegneri informatici collabora con medici ed economisti per sviluppare prototipi per applicazioni nelle suddette branche chirurgiche finora già coinvolte ed in attesa che altri specialisti usufruiscano della struttura e contribuiscano al loro sviluppo.

Ad “EndoCAS Research” si è poi affiancata, con il finanziamento della Regione Toscana, “EndoCAS Education”: una struttura adiacente alla prima, finalizzata alla formazione di studenti, medici ed infermieri attraverso l’utilizzo di simulatori di vario genere, fisici i, virtuali  ed ibridi  per chirurgia laparoscopica e robotica, endoscopia ed ecografia.

Tra i brevetti usciti dalla mura dell’EndoCAS ricordiamo quello depositato nel 2010, relativo alla realizzazione di un Dispositivo per individuare un asse di foratura in un chiodo endomidollare, quello depositato nel 2011, relativo alla realizzazione di una Maschera di foratura per impiantare una vite transpeduncolare e quello, sempre del 2011, relativo alla realizzazione di un Catetere munito di sensori elettromagnetici di posizione, e sistema di localizzazione per cateteri e fili guida.

A reggere le sorti del Centro, fondato dal prof. Franco Mosca, vi è il Direttore Prof. Mauro Ferrari – classe 1952 – laureatosi all’Università di Pisa nel 1977 e specializzatosi in Chirurgia generale e succesivamente in Chirurgia vascolare. Dal 1997, presiede l’Unità di Chirurgia Vascolare presso l’Università di Pisa e dal 2004, è professore ordinario di Chirurgia. E’ membro di numerose società scientifiche (Società Italiana di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare, Società Europea di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare; Società Europea di Chirurgia Cardiovascolare; Associazione chirurgica europea) e autore di numerose pubblicazioni scientifiche.

Ad assisterlo, un team coordinato dal giovanissimo Ing Vincenzo Ferrari – classe 1976 – e composto dal Prof. Ugo Boggi (Professore di Chirurgia presso l’Università di Pisa e Professore Associato aggiunto di Chirurgia presso l’Università di Pittsburgh – USA); dal prof. Alfred Cuschieri (professore di chirurgia presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e già professore di Chirurgia e Direttore del Dipartimento di Chirurgia e Oncologia Molecolare presso il Ninewells Hospital e la Medical School, dell’Università di Dundee in Scozia); dal prof. Michele Lisanti (direttore dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana); dal Prof. Luca Morelli (medico specializzato in Chirurgia generale); dal Prof. Emanuele Neri (medico radiologo, docente universitario); e dal Prof Giuseppe Turchetti (laureato in Economia e management e con alle spalle anche un dottorato di ricerca in Economia e Management presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa).

Di recente EndoCAS si è visto rinnovato l’accreditamento da parte dell’American College of Surgeons (ACS) come centro per la formazione dei chirurghi attraverso la simulazione. La procedura è stata curata dall’Ing. Andrea Moglia, in collaborazione con il Prof. Luca Morelli e l’Ing. Vincenzo Ferrari. L’accreditamento è concesso soltanto a quei centri che soddisfano determinati requisiti sulla qualità dei programmi di formazione offerti, disponibilità di simulatori e qualifiche del gruppo. L’ottenimento dell’accreditamento è subordinato al giudizio espresso da un revisore nominato dall’ACS che ha il compito di visitare il centro e successivamente alla valutazione del comitato di esperti dell’ACS per la decisone finale. Essere accreditati significa anche avere il privilegio di partecipare a progetti innovativi basati sulla simulazione sotto l’egida dell’ACS stesso, per esempio per la definizione di standard e il rilascio di certificazione. Nel mondo ad oggi i centri accreditati dall’ACS sono 94, tra cui EndoCAS è l’unico in Italia. L’offerta formativa dal centro pisano spazia dall’ecografia alla laparoscopia fino alla chirurgia robotica e presto ne saranno offerti anche per la chirurgia endovascolare. I corsi si avvalgono dei simulatori di ultima generazione, donati dalla Fondazione Arpa.

Un obiettivo del prossimo futuro è quello di  creare a Pisa il primo centro italiano di Formazione Avanzata mediante simulazione in medicina, sull’esempio di analoghe esperienze europee e statunitensi, e integrare questo tipo di approccio innovativo nella formazione universitaria e nell’Educazione Continua in Medicina (ECM) nel campo della chirurgia mininvasiva, cardiologia, area critica e medicina d’urgenza (corsi BLS-D, ACLS accreditati dall’American Heart Association).

Un successo, quello di EndoCAS, che dovrebbe portare a breve alla nascita di Tech-Care, Fondazione, una compartecipata da enti pubblici e privati per la ricerca tecnologica. Una ulteriore dimostrazione di come anche in Italia si possa fare dell’ottima ricerca scientifica.

 

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