Reggio Calabria, qui, come in altri 16 capoluoghi di provincia, già presenti le Aliquote di Primo Intervento contro il terrorismo – VIDEO

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Dal Natale scorso, in linea con le indicazioni fornite dalla Prefettura, sono in azione a Reggio Calabria le Aliquote di primo intervento dei Carabinieri, uomini, cioè, del Comando provinciale assegnati alle dipendenze del Nucleo operativo della Compagnia radiomobile cittadina, guidati dal Tenente Alessandro Bui. Le Api che fanno perno sulla struttura territoriale dell’Arma, sono permanentemente schierate in 16 capoluoghi di provincia con il compito di intervenire con la massima rapidità in caso di attacco terroristico multiplo ad obiettivi urbani nell’area di competenza.

Il nuovo e mutato scenario terroristico internazionale ha reso necessario la predisposizione di forze speciali a difesa e tutela dei cittadini. I militari, infatti, particolarmente addestrati ed equipaggiati, sono in grado di fronteggiare un primo contatto con eventuali terroristi, consentendo il successivo intervento del Gruppo d’Intervento Speciale dei Carabinieri (Gis).

Dopo l’attentato di Charlie Hebdo, l’Arma dei Carabinieri ha immediatamente iniziato a studiare le contromosse rispetto alla nuova tipologia di minaccia terroristica rappresentata da miliziani addestrati ed equipaggiati con fucili d’assalto (AK-47 Kalashnikov e derivati). Dal punto di vista dell’addestramento, infatti, il personale che viene inquadrato nelle Api, svolge uno specifico corso di formazione presso il Centro di addestramento della seconda Brigata mobile dell’Arma dei Carabinieri di stanza a Livorno. Il piano di formazione è direttamente coordinato dagli istruttori del Gis e prevede specifiche nozioni di combattimento corpo a corpo, pronto soccorso operativo, combattimento in ambiente urbano, addestramento al tiro statico e dinamico e simulazioni di operazioni di contrasto agli ordigni esplosivi improvvisati.

 

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