Due anni per avere a regime il registro dei tumori nel vibonese.

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Due anni. Tanto servirà – almeno secondo le previsioni del direttore generale dell’Asp di Catanzaro Giuseppe Perri e della dottoressa Antonella Sutera Sardo – per far entrare a regime il registro dei tumoridella provincia di Vibo. Lo hanno dichiarato i due professionisti nel corso di una conferenza stampa convocata per presentare la “XXI Riunione scientifica annuale Airtum”.

E’ questo l’arco temporale stimato affinchè l’equipè guidata dalla dottoressa Beatrice Grasso e allocata attualmente a Pizzo, possa – oltre ad analizzare il registro per cause di morte – analizzare dati più precisi sui malati di cancro residenti nei vari territori, con l’obiettivo di individuare i veri fattori di rischio. Un lavoro sicuramente certosino e non di semplice realizzazione ma fondamentale, visto la strage silenziosa che – specie negli ultimi 15 anni – le varie forme tumorali hanno compiuto nella popolazione vibonese.

Nel 2014 in Italia risultavano attivi 45 Registri tumori che coprono complessivamente oltre il 52% della popolazione. La maggior parte dei registri di popolazione sono “generali”, ovvero raccolgono i dati relativi a tutti i tumori in tutti i residenti di un determinato territorio (può essere una singola città o un’intera regione, una provincia o il territorio di una ASL). I registri specializzati, invece, raccolgono informazioni su un singolo tipo di tumore (per esempio il colon-retto, la mammella, eccetera) oppure su specifiche fasce di età (per esempio tutti i tumori infantili).

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