Dall’Istat dati sull’acqua: il 37.5% dei calabresi si lamenta dei servizio idrico e quasi la metà non si fida dell’acqua dei rubinetti.

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In occasione della Giornata Mondiale dell’acqua l’ISTAT ha reso noto alcuni dati di pregevole rilevanza sopratutto per quanto riguarda la Calabria.

Se infatti nel 2016 il 9.4% delle famiglie italiane ha avanzato lamentele  in merito al servizio di approviggionamento idrico – dato peraltro in diminuzione rispetto al 14.7% registrato nel 2002 – questa percentuale nella nostra regione schizza al 37.5%.

Continuado a scorrere i dati notiamo poi come il 29.9% delle famiglie italine non si fida dell’acqua del rubinetto – dato anche questo in diminuizione rispetto al 40.2% registrato sempre nel 2002 – ma questa percentuale in Calabria è maggiore e tocca il 46.5%.

Il nostro capoluogo di Regione – Catanzaro – inoltre è sesto su venti in merito all’acqua che si perde nelle condutture idriche: ben il 49.2% del flusso idrico totale non arriva a destinazione cioè agli utenti. E se a Crotone il volume dell’acqua erogata è di 50 metri cubi annui pari a 138 litri giornalieri per abitante residente, a Milano si arriva a 140 metri cubi e 384 litri giornalieri per abitante residente.

Da sottolineare inoltre che l’acqua – cioè le attività di raccolta, trattamento, fornitura e gestione delle reti fognarie occupano 2253 imprese e 39000 occupati. Il 51% dell’acqua viene utilizzata in agricoltura, 21% per uso indiustriale, il 20% per uso civile, il 5% per uso energetico e il 3% nella zootecnia.

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