Sicurezza nelle scuole. I nostri figli, il terremoto, l’abusivismo…

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Pino Macino, da Pupari & Pupi.
E’ giusto. Parlare in questi giorni dello stato precario delle scuole  è sacrosanto.Vi mandiamo i nostri figli, i nostri nipoti. Saperli in pericolo non ci farebbe dormire. Ma scoppiano pure le polemiche. Si vuol sapere di chi è la colpa. Esercizio importante ma che lascia il tempo che trova. Così come costituisce inutile esercizio affannarsi nelle giustificazioni.
Esiste un principio…quello della “continuità amministrativa “. Chi assume la responsabilità della Cosa Pubblica deve sapere quel che  amministra e deve indicare le soluzioni ai problemi ed “ammazzarsi” per riuscirci. Quindi …per favore finiamola…sappiamo tutti delle capacità o delle sonore incapacità di chi abbiamo eletto nel tempo..dei chiacchieroni di lungo corso…degli incapaci laureati o analfabeti….delle regole fondate sulla competenza per la nomina di assessori e sul loro uso….ne abbiamo visto di tutti i colori. E la responsabilità è tutta nostra, di noi che in maggioranza  abbiamo votato in quel modo. Là sta la prima responsabilità…che è collettiva prima che individuale. E poi finiamola di inseguire i guai. Che arrivano sempre….se non li previeni.
Ho partecipato negli ultimi mesi ad importanti convegni sul rischio sismico. Siamo a cavallo di una delle faglie più pericolose del Pianeta. Con i terremoti conviviamo e ne abbiamo conosciuti di devastanti. Non facciamo nulla per una giusta preparazione su  come affrontare il pericolo. Sappiamo solo toccare ferro e dintorni o affidarci a Dio ed ai Santi. Ma percorro le strade della mia Città. Interi quartieri sono segnati dall’abuso edilizio. Attenzione: abusi spesso  caratterizzati dalla ” necessità”…mattone sopra mattone, messi su con sacrifici enormi, pur di assicurare un tetto ai figli.
Gli occhi dei responsabili degli  Uffici tecnici erano chiusi al pari di quelli degli amministratori….. Ma il risultato è  rappresentato da quartieri degradati, da case diventate senza un valore economico, da case che rappresentano un grave pericolo per chi ci abita.
Chi vive in  edifici alti 10 metri, con di fronte edifici pure di 10 metri ed una strada in mezzo di cinque…non sa in quale pericolo si trova . Alla fine chi ci ha perduto e ci perde è il povero cui è stato permesso di diventare ancor più povero.  E quanti cittadini sanno dei luoghi di riunione e raccolta in caso di terremoto?  Eppure  le leggi ci sono…i piani strutturali li devono prevedere….tutto è legato a leggi non applicate o su una Protezione Civile regionale  che solo ora si sta svegliando da un inaccettabile e criminale torpore. Ed allora? Bisogna uscire dal provincialismo del rimpallo delle responsabilità….anche perchè in questo momento  sparare sulle ultime amministrazioni è come sparare sulla Croce Rossa…e vedere come ricostruire questa Città. E lavorando insieme sulle cose da fare, su come farle, su quando farle. Perchè a lavorare oggi  per la tua Città non è mai tardi, non è mai inutile.
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