Ulivi e abat-jour . Le proteste del gasdotto tra Xilella e Tap.

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Pino Macino, da Pupari & Pupi

Questa la chiariamo subito: sono per la tutela dell’ambiente. Non amo, però, le esagerazioni. Il fatto: in Puglia, nel bellissimo Salento, gruppi ecologisti stanno facendo il 48 perchè si deve  procedere all’espianto di qualche centinaio di  alberi di ulivo lungo il tracciato di un gasdotto di interesse nazionale ed internazionale.

Il Gas partirà dall’Azerbaijan…ed arriverà  da Noi anche per aiutarci a vivere, ad alimentare le nostre centrali elettriche ed a produrre nei nostri luoghi di lavoro. Ma i tubi bisogna pur passarli – in una profonda ed adeguata trincea …e se ci sono degli alberi bisognerà pure delicatamente spostarli …..per  poi risistemarli dov’erano. Macchè! Proteste e cariche della Polizia. Qualcuno finirà per farsi male.

Peggio che fosse la TAV…ma si tratta – meno male –  solo della TAP(Trans Adriatic Pipeline). Per carità…davanti all’amore per la natura  giù il cappello! Ma….a me non sembra che il gasdotto che da decenni ci porta gas dall’Algeria  attraversando buona parte dell’Italia abbia creato un qualche disastro ambientale…..Anzi tenderei a negarlo….a parte il risparmio di  petrolio e del  suo naturale  inquinamento. Dunque ? Nessun albero cadrà, l’ambiente non ne risentirà ed avremo maggior sicurezza  quando – alzandoci nella notte  e girando l’interruttore dell’abat-jour – la luce si accenderà. Anche queste certezze fanno parte della salvaguardia dell’ambiente.Meglio non dimenticarlo.

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