A Joppolo scoppia il caso “scuolabus”, disponibile per i migranti, ma non per gli alunni

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Lo scuolabus serve ai migranti, quindi, ai piccoli alunni dell’Infanzia devono provvedere i genitori.
E’ questo il sunto della diatriba “scoppiata” a Joppolo fra maggioranza e opposizione dopo che le insegnanti della scuola dell’Infanzia di Coccorino avevano richiesto, con largo anticipo, l’utilizzo del pulmino scolastico per accompagnare gli alunni ad assistere, nella vicina Nicotera,  ad uno spettacolo Unicef organizzato dal Comprensivo di cui la scuola fa parte.
La risposta dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Carmelo Mazza, però, spiazza un pò tutti. Infatti, lo stesso giorno, alcuni dei giovani migranti ospitati da ottobre presso alcune strutture abitative cittadine e dei quali si sta occupando l’associazione “Da donna a donna” di Vibo Valentia, avrebbero dovuto raggiungere le scuole nicoteresi per assistere alle lezioni.
Per quel giorno, quindi, i piccoli dell’Infanzia avrebbero risolto grazie alla disponibilità dei genitori.

Il disagio è stato evidenziato dal consigliere di minoranza Stefano Siclari che ha presentato sulla questione un’interrogazione al sindaco Carmelo Mazza e, per conoscenza, al prefetto di Vibo Valentia, Guido Nicolò Longo.

“Convinto che al trasporto dei migranti – afferma Siclari –, alloggiati in una struttura privata, debba provvedere l’associazione o cooperativa che li accoglie, non trascurando che a tale scopo riceve cospicue sovvenzioni pubbliche, vorrei ricordare che è stato creato un disagio verso i nostri concittadini, genitori dei bambini che frequentano la scuola in oggetto, che contribuiscono in maniera diretta alle spese per il mantenimento del servizio di trasporto scolastico. Spese che, ultimamente, sono state addirittura ampliate, viste le previsioni contabili, effettuate alla sola luce di una mera esigenza ragionieristica e a cui, è evidente, non corrisponde un reale ed accettabile servizio”.

È parere di Siclari, perciò, che, vista la richiesta, anche informale, fatta all’amministrazione in tempi congrui, ci sarebbero stati tutti i presupposti per organizzare un servizio efficiente che tenesse conto delle esigenze del momento. “È evidente però – dichiara il consigliere di opposizione –, senza voler con questo cadere nel più bieco populismo, che si è badato in primo luogo alle esigenze dei migranti, che come già riportato avrebbero dovuto usufruire di altro servizio di ben altra natura, a scapito di cittadini joppolesi che contribuiscono al mantenimento delle condizioni economiche e sociali del territorio, compreso il mantenimento delle stesse istituzioni scolastiche locali”.

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