Nello scontro tra l’ufficio del commissario e la Regione Calabria, si inserisce ora la presa di posizione del Ministero della Salute che sicuramente farà sorridere Oliverio.
Il dicastero della ministra Beatrice Lorenzin ha infatti bocciato il decreto n. 50/2017 del Commissario ad acta per la realizzazione del Piano di rientro della Regione Calabria adducendo come motivazione che l’atto in questione non è stato sottoscritto dalla struttura commissariale nella sua interezza. E in effetti il piano licenziato lo scorso 14 dal commissario Massimo Scura – che riguardava l’autorizzazione per 600 assunzioni ritenute necessarie all’applicazione dell’articolo 14 della Legge 161/2014 – non era stato sottoscritto dal sub commissario Andrea Urbani.
La bocciatura segue la richiesta di un parere sul decreto commissariale in questione, espresso dal dirigente generale del dipartimento Tutela della Salute, Riccardo Fatarella che adesso – appresa la notizia – avrebbe invitato le Aziende del Servizio sanitario regionale che, incautamente, hanno dato seguito al provvedimento non valido, a porre in essere i dovuti provvedimenti di autotutela.
Lo stesso Ministero, infine ha altreso chiarto che il richiesto Dca, condiviso dalla struttura commissariale nella sua interezza, deve essere accompagnato da una relazione tecnico illustrativa che dimostri la coerenza del provvedimento da emanarsi con le valutazioni operate sul fabbisogno del personale dai Tavoli tecnici nella riunione del 23 novembre e 7 dicembre 2016, con la cornice finanziaria del Programma operativo 2016-2018 e con i vincoli specifici sulla spesa del personale.
