Il Sistema Bibliotecario sarà presente alla Fiera del Libro di Torino. Le riflessioni del direttore Floriani nella ricorrenza della Giornata internazionale del libro.

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“Oggi si celebra la Giornata internazionale del libro e l’Istat ci restituisce il dato di una Calabria, dove solo il 25% circa dei suoi abitanti legge almeno un libro l’anno. A mio parere un dato terribile che rivela una delle maggiori cause dell’arretratezza e dell’incapacità della Calabria a stare al passo con le esigenze del futuro. E’ un dato che mi  preoccupa molto, ma non registro su questo argomento grande apprensione nella società regionale”.

E’ questo l’incipit di un messaggio diffuso oggi sui social network dal prof. Gilberto Floriani, direttore del polo culturale d’eccellenza del SBV.

“Le biblioteche che ovunque rappresentano un riferimento forte per la promozione della lettura e, nelle loro nuove connotazioni, della cultura, della partecipazione e dell’inclusione in senso lato, sono state da ormai troppi anni abbandonate al loro destino. Si distingue solo la Regione – continua Floriani – che per come può in questi due ultimi anni ha messo in campo piccole risorse per garantirne il funzionamento e probabilmente lo farà anche nel prossimo futuro. Per il resto sul tema biblioteche e lettura vedo chiusure nel mondo accademico, in quello dei giornali e dell’informazione e particolarmente negli enti locali, guidati ormai da un ceto politico-burocratico sempre più ignorante, rozzo e privo di qualità, fatte salve poche naturali eccezioni”.

“Il Sistema Bibliotecario Vibonese è una struttura di eccellenza non solo in Calabria in questo campo: è una grande biblioteca, gestisce con competenza il Servizio Bibliotecario Regionale in collegamento con quello nazionale; ha costruito negli anni con l’aiuto di molti e in particolare di Maria Teresa Marzano il maggiore evento culturale nel campo letterario della Calabria, il Festival Leggere&Scrivere, che è tra i maggiori in Italia; è aperto al pubblico tutti i giorni della settimana ed è frequentato da centinaia di persone ogni giorno; è un luogo dove si svolgono laboratori per grandi e piccini, corsi di lingue, concerti e mostre; è una delle poche biblioteche in Calabria da cui si può accedere al prestito interbibliotecario; rende disponibile una piattaforma digitale dalla quale si può accedere a quasi due milioni di documenti ad accesso gratuito; ospita esperienze avanzate di alternanza scuola-lavoro; partecipa in partenariato con altre istituzioni a importanti progetti di valenza nazionale e internazionale. Non ci facciamo vanto di tutto questo, lo dicono gli altri, lo affermano il Corriere della sera, Repubblica e molte riviste specializzate. Vibo – continua il direttore del SBV – si è inserita grazie al nostro lavoro nel ristretto numero delle Città che Leggono, iniziativa promossa dal MIBAC, dall’ANCI e Dal CEPELL, insomma diamo il nostro contributo combattendo quotidianamente contro la sordità se non l’ostilità di burocrazie locali e regionali. Sono convinto che se la Calabria sostenesse iniziative come quella che coraggiosamente tentiamo di portare avanti i dati ISTAT sulla lettura non sarebbero così critici e lo stesso per le prospettive della nostra comunità regionale”.

Il SBV dopo essere stato presente all’importante appuntamento della International Book Fair di Bologna sarà ora tra gli animatori del Salone del libro di Torino, un appuntamento che si rinnova ogni anno a maggio nei quattro padiglioni di Lingotto Fiere – Un capolavoro di architettura industriale, il comprensorio del celebre stabilimento Fiat con la rampa elicoidale e la pista sul tetto. Disegnato fra il 1915 e il 1922 e ammirato da Le Corbusier,  che dal 1985 è stato trasformato da Renzo Piano in centro espositivo, congressuale e commerciale – ed è promosso dalla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura presieduta da Mario Montalcini. Dai 100.000 passaggi dichiarati e 553 espositori della prima edizione nel 1988, il Salone è cresciuto fino ai 127.596 visitatori e i 1.000 espositori attuali. Una forza fondata su quattro diverse identità in equilibrio fra loro. Il Salone di Torino è al tempo stesso la più grande libreria italiana del mondo, un prestigioso festival culturale, un essenziale punto di riferimento internazionale per gli operatori professionali del libro e un importante progetto educational dedicato alla promozione del libro e della lettura presso i giovani lettori. Tutti elementi che, da sempre, gli permettono di affrontare con entusiasmo qualunque sfida all’insegna dell’innovazione e del cambiamento.

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