Anastasio dal 1883 a Gioia Tauro… chiude. Crisi e dintorni

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Pino Macino, da Pupari & Pupi

Mi obbligo a non essere triste. Farei dispiacere il mio grande amico Franco Anastasio. Ma oramai era nell’aria.  Ci sono scelte che sono personali e di famiglia…prima gli affetti e sono d’accordo con Lui…i Ragazzi sono in Toscana..i nipotini scalpitano . Anastasio chiude.

E chiudere una grande Storia non è semplice…perchè ti porta responsabilità pesanti….entrano le opere ed i giorni di generazioni…..la consapevolezza dell’importanza di una Vicenda umana e familiare che si è confusa, mescolata , fatta carne e sangue con la Città…la Città bella e gentile che una Grande Famiglia ha saputo raccontare, interpretare, amare e  servire: il meglio del meglio di una tradizione che affonda le radici nella Costiera di Amalfi e che ha attraversato ed onorato con il lavoro ed il sacrificio  tre secoli….la fine dell’Ottocento…tutto il Novecento…..e questi anni lunghi e difficili del XXI secolo.

Gioia Tauro all’avanguardia del commercio…..una affermazione che ha avuto al centro la qualità e l’onestà.. ..la Storia scritta dagli Anastasio…ma anche dagli Albonico, i Gargano, i Vissicchio, gli Orso, i Torre, gli  Aloia, i Pisano, i Florio, gli Esposito, i Corvo, i Mollica, gli Scannapieco, i Genovese, Cappellini, i Milano….e mi scusino gli amici involontariamente “dimenticati” ..Una storia di successi e di signorilità .Ma le Storie non finiscono mai.

Rimangono nella vita della Comunità…se le sapremo vivere nei ricordi e nei racconti…..Franco ci ha provato anche  in questo modo…con i suoi libri e con le immagini fantastiche di “Cartoline di Gioia Tauro”, esempio nuovo e straordinario di un grande ed antico amore. Andare da “Anastasio” significherà a lungo ancora…. e per tanto tempo  ancora…un luogo, un’attività, un modo di trattare il cliente, la sicurezza della qualità e dell’innovazione….sarà il riferimento e l’esempio per una città che di questi riferimenti e di questi esempi  ha tanto bisogno: un abbraccio, Franco!

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