Omaggio del “Tropea Festival” a Corrado Alvaro, al Salone del Libro di Torino.

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Anche il vibonese protagonista al Salone del Libro di Torino. Lo staff del “Tropea Festival Leggere&Scrivere” infatti sarà presente all’importante vetrina del settore editoriale con una serata omaggio al grande scrittore calabrese Corrado Alvaro realizzata con il patrocinio della regione.

“Calabria Ponte sul Mediterraneo: raccontare la Turchia – da Corrado Alvaro ai giorni nostri”: è questo l’interessante dell’incontro che avrà luogo Sabato 20 maggio alle ore 12.30 – Spazio incontri superfestival – Padiglione 2 del Lingotto.

All’incontro che testimonia ormai la capacità del grande evento culturale dell’estate vibonese – Il “Tropea Festival Leggere&Scrivere” per l’appunto – di proiettarsi oltre i confini regionali e che sarà introdotto dai due direttori artistici dello stesso Festival, Gilberto Floriani e Teresa Marzano, e coordinato da Salvatore Bullotta, prenderanno parte Yavuz Baydar, già giornalista del quotidiano  turco Millyet, esule in Europa e attuale editorialista del Süddeutsche Zeitung e Arab Weekly, Nuccio Ordine professore ordinario di Letteratura italiana, presso l’Università della Calabria, Marta Ottaviani, giornalista de “La Stampa” e “Avvenire” nonché autrice del libro “Il reis. Come Erdoğan ha cambiato la Turchia”, Vito Teti, docente di Antropologia culturale all’Università della Calabria e Nicola Irto, Presidente del Consiglio regionale della Calabria. A tirare le conclusioni del confronto sarà invece Mario Oliverio, Governatore della Calabria.

Il viaggio in Turchia dello scrittore calabrese di San Luca, è uno spaccato di grnde giornalismo che diventa però nel comtempo pagine di superba letteratura. E’ il momento storicio in cui la Turchia vive il periodo più proficuo del movimento di laicizzazione avviato nel 1922 da Mustafà Kemal (detto non acaso Atataurk : letteralmente “Padre dei Turchi”) che porta la nazione dai fasti dell’ideologia orientale ottomana a quella di un paese che si apre all’Occidente, pur mantenendo tutte le sue contraddizioni e i suoi tanti volti. Una situazione per tanti versi simili a quella della Turchia odierna di Erdogan dove, città cosmopolite abitate da un intraprendente borghesia che guarda all’Europa come Istanbul e Smirne, convivono con la Turchia profonda, quella delle province dell’interno che guardano con favore al nuovo “sultano”  e dominus del paese che invoca il ripristino della pena di morte e tuona contro l’Occidente stesso.

“Ci piace pensare – ha dichiarato il prof. Gilberto Floriani – ad una Calabria Ponte del Mediterraneo: l’omaggio a Corrado Alvaro e alla sua opera sulla Turchia riflette questa. Vocazione, espressa in diverse forme dalla cultura della nostra regione. Sin dalla sua nascita nel 2012, il nostro Festival porta avanti la sua missione di collettore di esperienze, idee e stimoli che dalla Calabria e dal Mediterraneo si proiettano verso il resto del mondo”.

 

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