A Vallelonga un interessamente esperimento formativo per i migranti.

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E’ veramente un lodevole e interessante progetto quello avviato a Vallelonga – piccolo comune di appena 700 anime nel comprensorio delle Serre – progetto che consentirà di dare un speranza ad alcuni migranti ospitati qui nel vibonese – per l’esattezza nell’hotel “Lacina” di Brognaturo- e che ha come protagonista l’azienda agricola “la Cona”.

Il progetto è stato denominato con il suggestivo nome di “Green hero” (“Eroe verde”) ed è nato da una patnership tra l’Arsac (Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese) di Serra San Bruno e l’azienda agricola in questione condotta da Maria Caterina Vetrò.

Una figura quella della Vetrò che dopo essere stata in varie parti del mondo (dall’Australia alla Cambogia) dove è stata attiva nel settore dell’assistenza umanitaria e in quello dello sviluppo di competenze in agricoltura socio-riabilitativa e orto-terapia, dopo un assenza dall’Italia durata oltre un decennio, è tornata nella nostra regione e ha recuperato l’azienda di famiglia.

“Questo è il mio nuovo progetto a sfondo sociale ed umanitario, che sto realizzando a casa mia, in Italia, in un territorio tanto meraviglioso quanto difficile e problematico quanto la Calabria – afferma la stessa Caterina sul sito www.rainbowprojects.it – ma la passione sfrenata per la Natura e le varie competenze sviluppate negli anni mi hanno convinta ad intraprendere questa nuova causa”. Un progetto nel quale si è inteso creare un programma formativo rivolto a dei rifugiati umanitari educandoli all’agricoltura biologica. “Green Hero project – si legge ancora nel sito – è un progetto di solidarietà ed è supportato istituzionalmente da Smom (Solidarietà medico odontoiatrica nel mondo) Onlus, con cui condividiamo questa “missione” nello sfatare tanti e tristi miti costruiti attorno alla vicenda dei rifugiati umanitari”.

L’attività è curata dal personale del Centro Arsac di Serra San Bruno, supportato da un mediatore linguistico e dalla stessa Vetrò. Ad ogni corso possono partecipare, di volta di volta, otto giovani che seguiranno un percorso formativo strutturato su diversi moduli: sicurezza sul lavoro e dispositivi di protezione in agricoltura; cenni di Ecologia; nozioni di Agronomia; l’agricoltura nelle sue diverse forme; Principi e tecniche di agricoltura biologica; Tecniche di coltivazione di alcune specie agrarie. Al termine del Corso, ai partecipanti verrà rilasciato un attestato di frequenza.

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