A Zungri la tre giorni sulla “Città di Pietra”.

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Si è tenuta dal 12 al 14 maggio l’interessante iniziativa denominata “La città di Pietra” organizzata dal Gruppo speleologico “Cudinipuli” di Cosenza in collaborazione con il Museo comunale della civiltà rupestre e contadina di Zungri e l’amministrazione comunale cittadina, iniziativa che ha avuto come suggestivo scenario l’antichissimo insediamento rupestre che si trova sul territorio di questo centro posto nel comprensorio del Monte Poro.

Dal XII secolo – come gli appassionati di storia regionale sanno – si determinò in Calabria una immigrazione di gruppi etnici dall’Oriente ed un arretramento degli insediamenti abitativi verso l’interno, anche in rapporto alle incursioni arabe lungo le coste e la nostra regione fu interessata da un particolare modello di vita sociale che ebbe come protagonisti i monaci “Basiliani” che costellarono la Calabria stessa di grotte utilizzate come grange, romitori e cenobi. Queste testimonianze trovano la più alta espressione a Zungri nel cosiddetto Insediamento Rupestre degli Sbariati, sia per la vasta area d’interesse che costituisce la testimonianza più rilevante della regione, sia perché risulta documentata una frequentazione del sito fino al XIV secolo, avendo integrato in molti casi le strutture di case scavate nella roccia con manufatti  fuori terra che contribuiscono ad arricchire, sul piano storiografico ed urbanistico/architettonico, l’insediamento rupestre del comune di Zungri.  Il villaggio rupestre datato dagli studiosi fra il XII – XIV secolo è costituito da circa 100 case-grotta scavate nella roccia con ambienti monocellulari e bicellulari, alcuni anche a più piani. Il villaggio si articola su un costone lungo uno dei versanti del fosso Malopera ed occupa una superficie di circa 2900 mq.  Chiaramente visibile è l’impianto urbano dell’insediamento con la rete viaria che si articola con percorsi e scalinate che da monte a valle conducono alle varie cellule abitative. La forma delle cellule abitative è circolare o quadrata o rettangolare, alcune hanno una copertura con volta a cupola con un foro centrale per l’aerazione, altri hanno finestre di forma circolare o rettangolare. L’interno delle grotte è caratterizzato dalla presenza di  nicchie alle pareti e dalla presenza degli incassi per la sistemazione di letti o mensole.

L’iniziativa “Una Città di Pietra” – tramite un campo studio attivato dal Gruppo speleologico “Cudinipuli – ha voluto quindi esplorare questo importantissimo insediamento con l’obiettivo di censire le cavità che si trovano al di fuori del nucleo centrale, e soprattutto ricercare tutte quelle che gravitano intorno al sito rupestre e che non sono mai state esplorate. Iniziativa che costituisce solo il primo passo di un più ampio percorso di studi sul sito in questione.

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