Il comune avvia l’accertamento delle utenze idriche per contrastare il fenomeno degli allacciamenti abusivi o irregolari

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La Commissione straordinaria che regge il nostro comune – a seguito della delibera n. 32 del 18 maggio, (Atti d’Indirizzo per verifica corretta funzionalità dei contatori dell’acqua e verifica presenza allacci abusivi territorio comunale) – ha emanato un pubblico avviso per informare la cittadinanza che il comune ha intrapreso un’attività di accertamento delle utenze idriche mirante ad individuare casi di allacciamenti abusivi e/o irregolari alla rete e di manomissione di sigilli dei contatori dell’acqua.

“Pertanto, con decorrenza dal 05 giugno prossimo – si legge nella nota emanata da Palazzo Convento – personale autorizzato dal Comune inizierà la verifica sul territorio degli allacciamenti idrici esistenti. Si invitano pertanto, tutti coloro che si trovano in una condizione di irregolarità a sanare la posizione, entro la data sopra indicata, presso gli uffici del Comune nei giorni feriali di: Martedì dalle ore 9.00 alle ore 13.00; Giovedì dalle ore 15.30 alle ore 17.30. In caso di impossibilità a recarsi presso l’Ufficio Tecnico negli orari sopra indicati, si prega di volere contattare lo stesso ufficio al fine di concordare modalità diverse”.

Nell’avviso pubblico si ricorda come “gli allacci abusivi alla rete idrica rappresentano un illecito sia di natura civile che penale, conseguentemente con decorrenza 05 giugno 2017, a seguito degli accertamenti eseguiti, ai trasgressori verrà interrotta la fornitura idrica, applicando tutte le sanzioni pecuniarie previste dalle norme vigenti in materia e sarà inoltrata querela alle competenti autorità giudiziarie.

Si rappresenta inoltre che l’acqua destinata ad uso domestico non è utilizzabile in agricoltura, e che per a tali fabbisogni è necessario fornirsi direttamente attraverso i Consorzio di Bonifica o attraverso pozzi privati preventivamente autorizzati dalle Autorità competenti (Provincia e Regione). L’avviso vale come avvio del procedimento ai sensi dell’art. 7 della legge 241/90.

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