Joppolo, la minoranza chiede lo scioglimento del consiglio comunale

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Formale richiesta di avvio della procedura di scioglimento del consiglio comunale è stata presentata dal gruppo consiliare di opposizione, Giuseppe Dato, Stefano Siclari e Salvatore Burzì, al Prefetto di Vibo Valentia, Guido Nicolò Longo e al Ministro dell’Interno, Domenico Luca Minniti. Una decisione scaturita dalla mancata osservanza da parte della maggioranza dei termini di notifica dello schema di bilancio consuntivo 2016.

I rappresentanti dell’opposizione denunciano, infatti, “l’imperizia di una maggioranza comunale poco avvezza al rispetto delle prescrizioni di legge”, ma, in particolare che il 30 aprile scadeva il termine ultimo di approvazione del bilancio, il 9 maggio sarebbe stata notificata al Comune la diffida prefettizia ad adempiere all’approvazione del documento e il 12 sarebbero stati comunicati ai consiglieri gli atti del bilancio insieme alla convocazione del consiglio per il 29, “ossia nel ventesimo e ultimo giorno utile dalla notifica della diffida”.

L’opposizione evidenzia a tale proposito che per l’approvazione del bilancio, l’articolo 227 del Tuel prevederebbe che la proposta di deliberazione del rendiconto, approvata dalla giunta comunale, completa di tutti gli allegati, della relazione dell’organo esecutivo prevista dall’articolo 151 del Tuel e della relazione dell’organo di revisione economico e finanziario redatta ai sensi del successivo articolo 239, dovrebbe essere messa a disposizione dei componenti dell’organo consiliare prima dell’inizio della sessione consiliare in cui viene esaminato, entro un termine non inferiore a 20 giorni.

“Il rispetto di questo termine – affermano – è di estrema importanza. Convocando il consiglio comunale per il 29 maggio, gli atti avrebbero dovuto essere consegnati ben prima del 9 maggio e non il 12, ciò, al fine di tutelare i diritti, in particolare il controllo, di ogni singolo consigliere nell’espletamento del proprio mandato, e presuppone un rinvio della seduta di consiglio comunale di almeno 3 giorni. Tale rinvio, tuttavia, porterebbe alla possibile approvazione del bilancio oltre il termine massimo dei 20 giorni dalla diffida prefettizia. Chiediamo, perciò, al Prefetto, nell’osservare le prescrizioni del Testo Unico sull’ordinamento degli Enti Locali (D. Lgs. 267/200 – Art. 141, comma 1, lettera C),  di dare avvio alle procedure di scioglimento del consiglio comunale”. In altro caso, cioè procedendo “all’illegittima approvazione del conto consuntivo 2016”, i consiglieri si vedranno costretti ad adire al giudizio del Tar competente. “Come più volte segnalato – dichiarano –  la gestione finanziaria dell’ente è catastrofica. Senza stare a elencare le segnalazioni precedenti, da ultimo in base agli allegati notificatici non è possibile neppure l’analisi dei residui, i dati sono volutamente macro aggregati per missione e ogni giorno utile è più che mai fondamentale”.

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