Al Liceo Classico “B. Vinci”, si è discusso di pratiche di buona accoglienza e di immigrazione

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Si è svolto, organizzato dagli studenti del Liceo classico “B. Vinci” del dirigente scolastico Marisa Piro, il convegno “Il viaggio: incognite, paure, speranze… l’approdo”. Un’occasione per presentare il libro “Il cacciatore di meduse” di Ruggero Pegna, edito dalla casa editrice Falco, un commovente romanzo che racconta la storia di un piccolo migrante somalo sbarcato a Lampedusa e della sua compagnia di amici, miseri e immigrati in cerca di una terra promessa e con la voglia di ribaltare un destino un pò troppo pesante per essere sostenuto.
Presenti l’autore del libro, nonché produttore artistico e promoter musicale e l’assessore alle politiche sociali del comune di Badolato, Daniela Trapasso.

L’incontro, moderato dalla giornalista Anna Maria Tedesco,  è stato aperto dalla dirigente dell’Omnicomprensivo che ha  proposto ai presenti articolazioni tematiche diverse e numerosi spunti di riflessione.

Le alunne, Maria Chiara Lisotti, attraverso un brano di Samuele Bersani, “Barcarola albanese” ha introdotto attraverso l’evocativo intreccio di musica e parole, il tema della manifestazione e Miriam Dersiderato  ha letto una recensione del libro scritta dagli alunni Garruzzo e Preiti. E’ seguita, quindi, la visione di un booktrailer realizzato per pubblicizzare il romanzo. Attraverso l’utilizzo di suoni, parole e soprattutto immagini gli studenti hanno sintetizzato il contenuto del libro stesso, cercando di ricrearne l’atmosfera. Praticò e Martina Scavone hanno presentato una riflessione corale sulle figure femminili del testo di Pegna. Adriana Barbalace, Alessia Stilo, Mariateresa Ferragina, Elena Giofrè, Maria Pia Tripaldi, Maria Rosa Sgrò e Beatrice Vardè infine, hanno affidato ad un video con immagini la cui grafica è stata curata da Rosaria Barbalace e Antonio Melidoni, nonchè, al loro potere fabulatorio la ricostruzione dell’itinerario del protagonista del romanzo .

Toccante la testimonianza diretta degli studenti africani, Traore Sege e Culibalì Hamed, che da alcuni mesi frequentano la Secondaria di II grado che hanno raccontato la loro “odissea”, il loro viaggio della speranza.

L’autore del libro “Il cacciatore di meduse” ha “regalato”, invece, ai presenti una pagina drammatica personale raccontando della sua leucemia e facendo campagna di sensibilizzazione nei confronti della donazione.

La vita del piccolo migrante protagonista del libro, avvicina un pò tutti ad una realtà che troppo spesso ci vede osservatori indifferenti. E’ il piccolo somalo, sbarcato a Lampedusa con la mamma e una bimba rimasta orfana durante il viaggio, a raccontare paure, sofferenze, emozioni e speranze della fuga verso una vita migliore; nel deserto prima, poi durante una tragica  traversata del Mediterraneo dal porto libico di Zuara fino in Sicilia. Una storia dei nostri giorni in chiave romanzo, tra fiaba e realtà.

Maria Chiara Lisotti, accompagnata dal maestro Francesco Silvestri, ha concluso la manifestazione cantando “Ebony and Ivory”.

Con con più di 180mila arrivi via mare nel 2016, l’Italia ha un ruolo strategico nella gestione dei flussi migratori rappresentando il primo paese di arrivo dei migranti tanto che da paese di transito si sta trasformando in un paese di destinazione. Ciò pone numerose sfide al sistema di asilo e di accoglienza, in particolare per quanto concerne i minori e richiede sforzi per assicurare un’effettiva integrazione dei migranti. Nonostante le difficoltà, in Italia esistono numerosi esempi positivi di accoglienza e di integrazione a livello locale. Come l’idea che nel 1996 venne all’allora sindaco di Badolato, Gerardo Mannello, e a un comitato di cittadini, quella, cioè, di ripopolare le case del borgo, svuotate dall’emigrazione degli ultimi cinquant’anni, ospitandovi i profughi arrivati con le carrette del mare.

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