L’acqua “colorata” di Nicotera? Per Arpacal la causa è una fioritura microalgale

Nessun commento Share:
Zona “ex Valtur”

Sarebbe una “fioritura microalgale” a “colorare” in modo anomalo le acque del mare nicoterese. Ad affermarlo il Dipartimento provinciale dell’Arpacal. “Le analisi microbiologiche, chimiche e microscopiche sui campioni delle acque di balneazione pervenuti ad Arpacal e prelevati dalla Guardia Costiera di Nicotera il 31 maggio nel tratto di mare antistante la stazione di sollevamento (Tam Tam), dai Carabinieri di Nicotera il 7 giugno (fronte fosso S. Giovanni),  l’8 giugno (fronte fosso S. Giovanni) e  il 9 giugno ( tratto di mare antistante il lido “La rotonda” e a sud della struttura turistica “Sayonara” sul lungomare di Nicotera), hanno evidenziato una fioritura microalgale e parametri di contaminazione fecale nella norma”.

Il direttore Angela Diano, ha, quindi, informato di ciò la terna commissariale che regge palazzo Convento, nonché, il Prefetto di Vibo Valentia.

La nota ha relazionato sull’andamento dei controlli, sin dai primi giorni di giugno, nel tratto di mare del comune di Nicotera, che sarebbe interessato, secondo l’Arpacal, da un importante e intenso fenomeno di fioritura microalgale che starebbe causando il perdurare dell’alterazione del colore delle acque.

Foce del Mesima

L’identificazione tassonomica avrebbe individuato l’organismo responsabile della fioritura, la Gymnodiumin cf. litoralis, una microalga non tossica appartenente alla famiglia delle Gymnodyniales. I tecnici del Dipartimento, impegnati nell’attività di controllo per il monitoraggio delle acque di balneazione,  avrebbero, inoltre,  riscontrato la persistenza del colore anomalo delle acque di balneazione anche alla foce del fiume Mesima nella zona che si estende verso nord fino all’area di balneazione denominata “800 metri sud lido Sayonara” prelevando ulteriori campioni le cui analisi microscopiche attesterebbero, anche qui, il perdurare della fioritura a differenza della zona denominata “200 metri destra fiume Mesima” le cui analisi avrebbero evidenziato una carica significativa di inquinamento batteriologico di Escherichia Coli 450 Mpn/100 ml.

“Le fioriture algali – puntualizza la Diano – rivestono interesse a carattere mondiale poiché gli effetti del fenomeno sono molteplici e interessano molti aspetti che vanno da quelli turistici-economici a quelli che incidono sulla salute umana. L’osservazione del fenomeno e l’identificazione dell’organismo coinvolto nella fioritura sono di notevole importanza sia per la valutazione del rischio sanitario per la prevenzione di episodi tossici, sia  per lo studio, da parte del mondo scientifico e della ricerca, attivamente coinvolto, finalizzato alla previsione degli eventi. Le attività condotte da questo Dipartimento per la verifica di stato dell’ambiente non sollevano le autorità preposte ad indagare sui fattori che impattano sul territorio e che possono innescare i fenomeni rilevati”.

Condividi questo Articolo
Previous Article

Ricostituito il comitato provinciale dell’INPS di Vibo.

Next Article

Per Bankitalia in Calabria la crescita nel 2016 si è attenuata.

You may also like