La storia di Kodi, pastore tedesco arrestato e messo in gabbia ai domiciliari…colpevole di aver fatto il suo dovere. Tasmania o… smania giudiziale?

Nessun commento Share:

Kodi, era un pastore tedesco. Un vero grande eroe che aveva difeso “il suo territorio” e i suoi padroni nella loro  sua casa dai ladri malintenzionati ed armati di coltello. Il povero Kodi nel reagire al suo istinto, ha  rimediando sette coltellate, ed è poi  stato soppresso dopo che il tribunale lo ha ” condannato per l’aggressione” dichiarandolo un animale pericoloso.  L’episodio è avvenuto lo scorso dicembre nello Stato della  Tasmania, un’isola dell’Australia. Kodi  ha cercato di fermare i ladri  che si erano introdotti nella casa dei suoi padroni armati di coltelli ed è stato accoltellato sette volte da uno di loro, riuscendo però a mettere in fuga gli assalitori.   Proprio per aver tentato di fermare gli intrusi, Kodi è stato dichiarato un animale violento e  pericoloso e per questo è stato posto sotto sequestrato dalle autorità. In seguito è stato rilasciato alla sua famiglia solo a condizione che vivesse in una gabbia quando nessuno era in casa e che indossasse una museruola quando usciva.

Già gravemente ferito dalle coltellate, tenuto in una gabbia, il povero cane non si è mai del tutto ripreso dalle ferite e ha iniziato a soffrire di depressione da stress post-traumatico. Le condizioni dell’amico a quattro zampe si sono aggravate a causa dell’obbligo di rimanere in gabbia, nonostante tutte le cure dei padroni che hanno cercato fino all’ultimo di rimetterlo in salute sia fisica e mentale.

Ma l’amore non è stato sufficiente e il pastore tedesco eroe non è più tornato in sé dopo le coltellate. “Era un cane amorevole, protettivo e leale – ha raccontato la sua proprietaria tra le lacrime – Kodi non è più stato lo stesso, è passato dall’essere un cane felice e pieno di vita a uno spaventato dalla sua ombra”.

Nelle ultime settimane la sua salute è solo peggiorata così come la sua depressione. Per questo la sua proprietaria, inconsolabile ma decisa a risparmiargli altre sofferenze, ha deciso di sopprimerlo, dopo le indicazioni del veterinario.

Preghiamo per Kodi ed anche affinché altri magistrati insensati, in Italia e all’estero, oltre che in Tasmania, non vengano tentati dalla smania di emulare il gesto, incomprensibile, del loro collega.

L’amara realtà e che i ladri hanno sempre la legge che li tutela anche difronte ad un cane, reo di essere rimasto ignorante alle leggi moderne progressiste nonché, reo di essere rimasto ancorato al suo istinto primordiale.

in parte fonte il giornale.

Condividi questo Articolo
Previous Article

Il 20 giugno la mostra fotografica “Stay Human” organizzata dai volontari del servizio civile nazionale.

Next Article

Roma: siglata al Mit l’Intesa Quadro per il rilancio dello scalo portuale di Gioia Tauro

You may also like