Prestigioso incarico al Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri.

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Il ministro degli esteri Angelino Alfano per le nomine di competenza del suo dicastero all’interno dell’Osce (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) ha chiesto la disponibilità del Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri che ha accettato la designazione.

Gratteri quindi – magistrato di spicco da sempre in prima linea contro la lotta alla ‘ndrangheta – andrà a rappresentare il nostro paese nell’ambito di un organismo molto importante che conta, attualmente, 57 paesi membri ed è, pertanto, la più vasta organizzazione regionale per la sicurezza.

L’antesignano dell’OSCE fu la CSCE, convocata per la prima volta a Helsinki il 3 luglio 1973 e nacque – in pieno clima di guerra fredda – come tentativo di ripresa del dialogo Est-Ovest: alla Conferenza presero infatti parte i rappresentanti di tutti i paesi europei (ad eccezione dell’Albania), e gli inviati degli Stati Uniti d’America e dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche.

Nata quindi come semplice conferenza (nell’ambito della quale i Paesi partecipanti si riunivano regolarmente) con il ruolo di “ponte” tra Est e Ovest è, tuttavia, cambiata radicalmente con la caduta dei regimi comunisti dell’Europa orientale alla fine degli anni ottanta e con il riaccendersi di possibili focolai di crisi nel corso degli anni novanta: da un ruolo di forum puramente politico che, accessoriamente, offriva una base di legittimità ai gruppi est-europei di difesa dei diritti dell’uomo, la Conferenza ha infatti assunto compiti concreti di prevenzione e composizione pacifica dei conflitti che si sono susseguiti nei paesi est europei come conseguenza della disgregazione del blocco sovietico; ha, inoltre, preso parte alla fase della ricostruzione seguita a tali conflitti cercando, ad esempio tramite strumenti quali l’istituzione di osservatori elettorali indipendenti per il monitoraggio delle elezioni, di favorire il processo di transizione democratica dell’Europa dell’Est. Dal 1º gennaio del 1995 la CSCE si è trasformata in un’organizzazione stabile, prendendo l’attuale denominazione di “Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa” e dotandosi di organi permanenti per lo svolgimento delle proprie attività

L’OSCE si è quindi data come obiettivo il mantenimento della pace e della sicurezza in Europa, intendendo quest’ultima non solo come assenza di conflitti armati, ma anche come presupposto per la difesa dei diritti dell’uomo, per strutture democratiche stabili all’interno di uno “Stato di diritto”, come pure per un concreto sviluppo economico e sociale ed uno sfruttamento sostenibile delle risorse. Per promuovere tali obiettivi sono state create, in seno all’OSCE, diverse istituzioni, incaricate di concretizzarli: l’Alto commissario per le minoranze nazionali (ACMN), il Coordinatore per le attività economiche e ambientali, il Foro di cooperazione per la sicurezza, il Rappresentante per la libertà dei mezzi d’informazione e l’Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti dell’uomo (UIDDU).

Il magistrato, nel dare la sua disponibilità non ha smentito ancora una volta la sua fama di uomo libero e indipendente chiarendo al titolare della Farnesina che non avrebbe accettato alcun compenso per questo nuovo incarico e ottenendo dallo stesso, l’assicurazione che il suo impegno nelle fila della prestigiosa organizzazione internazionale, avverrà in piena autonomia cioè – tradotto in termini pratici – senza alcun condizionamento da parte della politica.

 

 

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