Nicotera si rinnova il rito dell’infiorata davanti la Chiesa del SS Rosario

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Come ogni – in occasione della festività del Corpus domini – si è rinnovato a Nicotera, assieme alla tradizionale processione, il suggestivo rito dell’Infiorata che viene realizzata ogni anno davanti alla Chiesa del SS Rosario, nel cuore del centro storico della città.

A realizzare l’Infiorata, lavorando per ore con grande lena e spesso sotto un sole che in questi giorni ha cominciato davvero a picchiare, sono le ragazze e i ragazzi dei gruppi che animano la vità di questa piccola ma operosa comunità cristina che ruota attorno alla chiesa in questione, grazie al dinamismo delle Suore Figlie della chiesa che da decenni operano nella nostra città, fondendo religione e impegno sociale. I volontari vanno personalemente in giro a raccogliere i fiori necessari a preparare l’Infiorata, nei campi attorno alla città oppure – nel caso di bounganville o rose – li chiedono ai proprietari dei giardini del posto o del circondario. Altri fiori vengono a essi donati dai semplici cittadini e dai credenti. “Per noi – ha ci ha dichiarato una di queste ragazze – è un modo di dare una testimonianza di fede. Nel fare l’Infiorata ognuno vi partecipa liberamente in base alle proprie capacità ella disponibilità di tempo”. I volontari anche quest’anno, hanno poi colto questa occasione per rivolgere quindi il loro ringraziamento all tre consorelle delle Suore Figlie della Chiesa (Suor Nunzia, Suor Teresa e Suor Caterina).

La tradizione delle Infiorate – lo ricordiamo – è nata a Roma nella prima metà del XVII secolo come espressione della cosiddetta festa floreale. Si ritiene, infatti, che la tradizione di creare quadri per mezzo di fiori fosse nata nella basilica vaticana ad opera di Benedetto Drei, responsabile della Floreria vaticana, e di suo figlio Pietro, i quali avevano usato “fiori frondati e minuzzati ad emulazione dell’opere del mosaico” il 29 giugno 1625, festa dei santi Pietro e Paolo, patroni di Roma. Pochi anni dopo, nel 1633, un altro quadro floreale venne realizzata da Stefano Speranza, uno stretto collaboratore del Bernini. Oreste Raggi ci informa che, morto Benedetto Drei, fu proprio Bernini a succedergli, e che “da Roma quest’arte si divulgò”. La tradizione barocca delle decorazioni floreali era stata adottata già nel XVII secolo nelle località dei Castelli romani probabilmente per gli stretti legami di questo territorio con lo stesso Bernini, il principale artefice di feste barocche. La prima infiorata allestita per la festività del Corpus Domini risale al 1778 (anno in cui vennero allestiti alcuni quadri floreali nella via Sforza di Genzano).

La solennità del Corpus Domini – invece – nacque nel 1247 nella diocesi di Liegi, in Belgio, per celebrare la reale presenza di Cristo nell’eucarestia in reazione alle tesi di Berengario di Tours, secondo il quale la presenza di Cristo non era reale, ma solo simbolica. L’introduzione di questa festività nel calendario cristiano la si deve principalmente a una donna, suor Giuliana di Cornillon, una monaca agostiniana vissuta nella prima metà del tredicesimo secolo.

 

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