Deroghe alle assegnazioni provvisorie, ai docenti Gae della provincia di Vibo Valentia si aggrega l’intero corpo docente Gae nazionale

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Avevano inviato una missiva al ministro della pubblica istruzione, Valeria Fedeli, i docenti delle graduatorie ad esaurimento della provincia di Vibo Valentia per spiegare la propria situazione. Adesso, a loro si unisce il corpo docente Gae nazionale per esprimere il proprio NO alle deroghe per le assegnazioni provvisorie e lo fa con un’altra lettera firmata da Salvo Amato del Comitato nazionale.

Gentile Ministra,
noi docenti precari intendiamo metterla al corrente di quanto sia stata dannosa la deroga alle assegnazioni provvisorie dello scorso anno e per questo intendiamo chiedere di non reiterarla anche quest’anno.

In molte regioni del sud e specialmente in Sicilia e Calabria migliaia di docenti precari in Gae non hanno avuto incarico annuale dopo che per anni hanno servito lo Stato. Si tratta di docenti che al momento di scegliere se aderire o meno al piano assunzioni che li avrebbe spediti in tutta Italia con un meccanismo da roulette russa, hanno deciso di restare nelle graduatorie ad esaurimento in attesa di un nuovo piano di immissioni e soprattutto con la consapevolezza che avrebbero avuto incarico annuale viste le migliaia di cattedre rimaste disponibile e non date a ruolo.

La deroga dello scorso anno, quindi, ha danneggiato la parte più debole del comparto scuola: i precari. Migliaia di precari delle regioni del sud, in particolare siciliani e calabresi si sono trovati senza incarico annuale da un momento all’altro. Tutte le cattedre residuali sono state assorbite dalle assegnazioni provvisorie. Abbiamo assistito all’unione di pezzi di cattedre anche su più scuole e più comuni pur di racimolare un incarico in mobilità per i docenti neo immessi.
Di contro, migliaia di cattedre già occupate al nord dai docenti neo immessi con la legge 107 sono state liberate e migliaia di scuole si sono trovate, ad anno scolastico inoltrato, senza docenti.
Nella sola Milano a fine settembre mancavano all’appello 2000 insegnanti nel frattempo tornati al sud dopo che un piano di assunzioni mirato a riempire vacanze di cattedra li aveva piazzati al nord con consapevolezza e dopo che essi stessi avevano chiesto mobilità ed erano inquadrati in un organico dell’autonomia per tre anni.
Abbiamo assistito diversi dirigenti scolastici lamentarsi per i disagi creati al nord e per l’impossibilità a completare gli organici anche ad anno scolastico inoltrato.

Solo allora la stessa senatrice Puglisi, in una intervista pubblica, ammise che l’emendamento da lei scritto nel tentativo di accontentare alcuni docenti aveva peggiorato la situazione.
Se errare è umano perseverare è diabolico. E’ per questo che alla luce dei danni visti lo scorso anno noi docenti delle Gae chiediamo che non vengano concesse altre deroghe al vincolo triennale. Lo chiediamo per un fatto di giustizia e tutela di quei docenti che non hanno potuto neanche considerare l’idea di essere trasferiti lontano. Docenti con genitori in difficoltà, situazioni familiari particolari, madri di famiglia in precarie condizioni.
Gentile Ministra, visto che ha già concesso la deroga al vincolo triennale sulla mobilità forse sarebbe opportuno non cumulare deroghe che per definizioni sono da considerarsi concessioni una tantum e non regole che valgono per sempre.

 

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