A Nicotera è in arrivo sua eccellenza il profugo. La sorpresa SPRAR spiazza la piazza…

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Avevamo già scritto, in alcuni articoli ad inizio anno in tempi non sospetti, sulla ventilata ipotesi di un centro di accoglienza per profughi a Nicotera. Uno SPRAR-Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati?

Sul sito della Prefettura di Vibo Valentia non ci sta traccia di alcun allegato 5 dove il partecipante alla gara dichiara ed elenca le strutture disponibili, in questo caso  relative a Nicotera. Stranamente è presente un elenco con 7 comuni e tra questi manca Nicotera. Sono 650 i posti da coprire in provincia di Vibo Valentia ed una buona parte saranno destinati a Nicotera?

Insomma se è dai dati ufficiali della Prefettura di Vibo Valentia, relativi alla tanto agognata “trasparenza istituzionale”, potremmo affermare con certezza che Nicotera non è interessata dal alcun centro di accoglienza per profughi. Il tutto altresì, si tinge di giallo, a seguito di una intervista del 18 maggio u.s., rilasciata da uno dei Commissari Straordinari della terna che guida il Comune di Nicotera, il dott. Nicola Auricchio che sul centro SPRAR o altro centro di accoglienza profughi a Nicotera, ha smentito affermando: ”Nessun Centro di accoglienza è previsto debba nascere a Nicotera.” E noi abbiamo creduto e continuiamo a credere che l’abbia dichiarato in buona fede.

Eppur vero che questi centri vengono gestiti direttamente dalla Prefettura però, tra organi dello Stato, specie se trattasi di una Terna Commissariale in un comune sciolto per mafia, si pretende, da parte di cittadini, che ci siano contatti e informazioni istituzionali seri, corretti e veritieri. O quantomeno se non vero, almeno una smentita da parte della Prefettura era opportuna…

Questi comportamenti da parte della Prefettura e la dichiarazione del commissario straordinario, se dovessero essere smentiti dall’effettiva realizzazione del centro SPRAR a Nicotera, innescherebbero un cortocircuito tra le istituzioni e la cittadinanza, tradita, quest’ultima, da un silenzio e comportamento istituzionale percepito come “omertoso” e/o quanto meno superficiale, equivoco, opportunistico e prevaricatore.

Abbiamo raggiunto telefonicamente il Presidente della Pro Loco di Nicotera, per chiedere notizie in merito all’istituendo SPRAR. La risposta è stata allarmante: “ Se è vero che stanno per aprire un centro SPRAR a Nicotera, la notizia dal punto di vista turistico è devastante. Sono molte le telefonate e le mail che riceviamo come Pro-Loco di Nicotera da parte di turisti già allarmati per le notizie poco rassicuranti per il mare, ma anche per le notizie riguardanti la sicurezza del territorio alla luce dei fatti di cronaca nazionali accaduti nell’ultimo anno, e la notizia in piena estate dell’arrivo di profughi al posto dei turisti, getta un’ombra devastante sull’intero comparto turistico di Nicotera. Molte sono già le disdette presso i villaggi turistici di Nicotera,  da parte dei tour operator ed anche di semplici turisti”.

Sono preoccupazioni oggettive quelle del Presidente della Pro-Loco di Nicotera che, seppur sul piano personale afferma che “l’accoglienza è sempre un fatto umano da considerare, ma non in una città a vocazione turistica, in piena crisi economica fortemente impegnata nel rilancio di immagine, dove un centro SPRAR non giova affatto”.

La Prefettura e le istituzioni in genere, hanno di sicuro perso una occasione per dimostrare che lo Stato opera in maniera trasparente, coinvolgendo la Città, il mondo civile, l’associazionismo, l’imprenditorialità locale, a differenza dell’Antistato che sappiamo operare nell’omertà, nel silenzio e nella sorpresa, con effetti devastanti sulla collettività, tali, da aver provocato tre scioglimenti comunali per mafia. Stranamente fino a pochi anni fa, in tema di assegnazione di profughi, Nicotera e Limbadi erano off-limits per la Prefettura perché considerate ad alta influenza mafiosa, ed oggi, nonostante il recente scioglimento del comune per mafia, si ignora e si supera tale prudenziale vincolo, alla luce di quale favorevole novità?

Si parla insistentemente, di un arrivo di profughi entro i primi di luglio, scortati probabilmente nottetempo dalle Forze dell’Ordine, il tutto senza il minimo preavviso o coinvolgimento della città. Si vocifera, anche tra alcuni interessati ai silenziati lavori in preparazione i quali, notiziano, che i profughi verranno alloggiati presso il Miragolfo Hotel di Nicotera, unitamente a voci che vedrebbero coinvolto, in un seconda ondata di profughi, anche un Villaggio turistico.

Tre strutture turistiche che hanno sofferto la crisi del settore e che oggi verranno riconvertite in centri di accoglienza per profughi? Se sarà così, questo è un segnale negativo lanciato in piena stagione turistica.

Quello nicoterese è un popolo di persone colte e generose e saprà dare la giusta accoglienza a chicchessia, ma le scelte importanti si fanno insieme. Altrimenti è lo Stato padrone che si impone sul territorio e questo è un bruttissimo segnale che genera nell’inconscio collettivo, parallelismi istituzionali che sembrano voler scimmiottare l’Antistato.

Per sua eccellenza il Profugo”, è la frase che gira in città, si stanno generando malumori e indignazione tra popolazione e operatori turistici e commerciali pronti a manifestare e chiedere un incontro con le istituzioni, per stanarle dalla confusione generata, dal silenzio connivente e complice ai danni dell’economia turistica nicoterese già piegata per l’inquinamento delle acque. Forse, <una maggiore trasparenza era opportuna>, è l’opinione che corre insistentemente in città, sapendo che vi sta dietro un interesse familiare, seppur legittimo, di un soggetto vicino all’istituzione,  nella proprietà di questa organizzazione logistica che ospiterà il misterioso SPRAR di Nicotera.

Per molto meno abbiamo assistito a scandali assurti alle cronache nazionali. Non vorremmo che dopo la vicenda esagerata dell’elicottero, ci sia ancora per Nicotera una lunga cronaca televisiva e massmediatica tale, da danneggiare ulteriormente l’immagine della città, caratterizzata  invece, per vocazione turistica e tradizioni culturali uniche ed inimitabili.

Se a giorni si aprirà il centro SPRAR, sarà facile prevedere una estate calda e battagliera, che non sarà di sicuro gradevole per i martoriati ed eccellenti profughi, forse prevalentemente siriani, fuggiti dalle loro terre, oggi  in cerca di pace, serenità e concordia tra i popoli.

Questa volta potremmo forse dire che lo Stato ha toppato e Nicotera, di sicuro, saprà cogliere l’occasione per un suo riscatto in termini di immagine, mostrando il volto buono di una città che lotta contro l’Antistato, ma anche e questa volta, avrà l’occasione per togliersi  un “sassolino” contro quella parte di Stato, spesso insensibile, prepotente e prevaricatore…

P.S.: Dall’articolo pubblicato il 19 giugno u.s. su questo giornale, a firma di Giovanni Durante, relativo alla presenza di stranieri a Nicotera, i dati ISTAT del 2016 dimostrano che erano già  284 unità.   mediterraneinews.it/…/popolazione-straniera-lieve-calo-15-anni-lo-rende-noto-ricerca-del-centro-studi-nicoterese-cesni

“Sono trentatrè le nazionalità presenti ora in città – si legge nella nota del CeSNi-Centro Studi Nicoterese – ma le comunità più presenti sono quella rumena, la polacca, la marocchina, l’ucraina e la bulgara che insieme rappresentano il 67% degli stranieri presenti in città. Quasi i due terzi di questi provengono dai paesi dell’Europa dell’Est (64%), seguiti da quelli provenienti da Africa e Medioriente (14%), Asia e oceania (13%), Americhe (6%) e Europa occidentale (3%). La stragrande maggioranza (76%) proviene da paesi di tradizione cristiana mentre solo il 23% viene da paesi di fede islamica”.

Il  Centro Studi Nicoterese (CeSNi) fa  inoltre sapere che – in base ai dati comunicati dall’ISTAT – la popolazione straniera si attesta al 4.5% di quella nicoterese in linea quindi con il dato vibonese (4.7%) e calabrese (5.2%)…

Questo a dimostrazione che Nicotera è già un paese accogliente che ha fatto e fa la sua parte senza alcuna protesta o razzismo.  Quello che indigna è la forzatura istituzionale, immotivata e preconcetta, che snobba la città, senza coinvolgere e consultare  le forze rappresentative, quali l’associazionismo, le scuole, la Chiesa, e tutta la società civile nicoterese.

 

 

 

 

 

 

 

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