Smantellata rete dello spaccio di droga nel vibonese.

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Una rete di spacciatori  attiva nelle Serre vibonesi con diramazioni pure nel Soveratese, nel Reggino ed in altre zone d’Italia smantellata. E’ questo il risultato della laboriosa indagine condotta dai carabinieri del Norm di Serra san Bruno, diretti dal luogotenente Massimiliano Staglianò. Un operazione che si aggiunge ai numerosi sequestri di notevoli quantitativi di piante di canapa indiana effettuati in queste ultime settimane sul territorio vibonese.

Ben sedici i soggetti coinvolti – di cui 14 destinatari del provvedimento restrittivo – molti dei quali di Serra San Bruno e operanti, almeno dall’aprile 2014, oltre che nella stessa città della Certosa anche a Brognaturo, Capistrano, Perugia e Gonzaga nel mantovano. Da sottotolineare che i protagonisti della vicenda sono tutti giovanissimi e si affidavamo a mezzi di comunicazione come il celebre WhatsApp per scambiarsi messaggi.

E tutto è partito da un controllo stradale effettuato nel novembre del 2015 quando a bordo di un autovettura di uno degli indagati erano stati trovati 70 grammi di marijuana. E proprio sequestrando il cellulare del soggetto trovato in possesso della suddetta sostanza stupefacente – hanno sottolineato gli inquirenti nella conferenza stampa tenutasi oggi – che i carabinieri hanno cominciato a ricostruire tutta la rete dello spaccio.

I destinatari dei suddetti provvedimenti restrittivi sono: Damiano Mamone 34 anni di Serra San Bruno, Davide Tassone 24 anni di Serra San Bruno, Simone Musolino 26 anni di Catanzaro, Giovanni Maria Gimigliano 23 anni di Catanzaro, Angelo Garieri 31 anni di Cardinale, Francesco Attilio Candido 24 anni di Isca sullo Ionio, Cristian Francesco Valenti 21 anni di Serra San Bruno, Fernando Spatola 20 anni di Serra San Bruno, Nino Emanuele 28 anni di Santa Caterina sullo Ionio, Manuel Delfino 29 anni di Reggio Calabria, Giuseppe Gamo 27 anni di Spadola, Emanuele Mancuso 29 anni di Nicotera, Francesco Cannizzaro 27 anni di Santa Eufemia di Aspromonte, Vincenzo Tino 27 anni di Capistrano, più altre due persone denunciate in stato di libertà.

 

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