A Cleto torna risplendere il Castello angioino di Savuto.

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Cleto (Petramala in dialetto locale, Kletè, Κλητή in greco antico) è un comune italiano di 1.345 abitanti della provincia di Cosenza in Calabria. E due sere fa – assieme a sindaci  amministratori regionali, provinciali e comunali e tantissimi cittadini – proprio a Cleto si è tenuta la serata di inaugurazione del Castello angioino di Savuto.

Lo ha comunicato., tra gli altri, la regione Calabria con una nota che ha riportato parti dell’intervento tenuto per l’occasione dal Presidente Mario Oliverio che non ha mancato di sottolineare come questa “sia stata una bella serata, perché ritorna nella disponibilità della nostra regione un manufatto di particolare rilevanza storica, intorno al quale è nato il borgo di Cleto. I piccoli borghi sono fondamentali per il rilancio dell’offerta turistica in Calabria ed è per questo motivo che stiamo predisponendo un’apposita legge sulla quale pensiamo di allocare 100 milioni di euro per il recupero, non solo strutturale e urbanistico, che pure è necessario, ma soprattutto per sostenere e rilanciare il valore identitario, la storia, la cultura, i percorsi enogastronomici e le tradizioni di questi piccoli centri”.

Oliverio poi dopo aver parlato dei dati sull’andamento della regione turistica – si legge ancora nella nota in questione – ha dichiarato come l’ente da lui presieduto stia lavorando “per migliorare l’accessibilità interna adeguando, per esempio, lo svincolo di San Mango in una duplice direzione: quella attuale e quella verso la SS.18 con l’obiettivo di creare un’alternativa all’autostrada e di collegare questa importante arteria con il comprensorio del Tirreno cosentino” e per tale motivo si è “affidato il progetto ad un gruppo di tecnici che, guidati dall’ing. Iacino, gratuitamente, ha già predisposto il progetto preliminare che dovrà collegare lo svincolo autostradale anche con Cleto stessa  e a cui abbiamo destinato 20 milioni di euro.

Per Oliverio – si legge infine nella nota della regione “lo spopolamento delle nostre aree interne –  si contrasta agendo su più versanti. L’inaugurazione di questo castello che dovremo completare, non può essere fine a se stessa, deve essere messa in rete e collocata in un progetto più ampio di valorizzazione dell’intero comprensorio”.

 

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