Duecentosettantuno milioni di euro. E’questa l’incredibile cifra che è stata generata dal consumo di alimenti legati alla Dieta Mediterranea nella sola Sardegna un territorio dove da sempre il tursimo si coniuga alla cultura locale che è anche cultura enogastronomica.
Un vero e proprio modello quello sardo basato su una ricetta molto semplice: prodotti artigiani realizzati nel rispetto delle materie prime e delle tecniche di lavorazione tradizionali unito ad una attenzione sempre più diffusa a soddisfare particolari esigenze dietetiche o legate a intolleranze alimentari della clientela. Un “segreto” che è garantito dalla presenza di oltre milleottocento imprese con tremila addetti, secondo i calcoli diffusi da Confartigianato Imprese Sardegna.
Tra i prodotti più consumati spiccano l’olio d’oliva (85milioni di euro, per una media di 118 euro a famiglia), la pizza, i sardi (83 milioni di euro per una media di 115 euro a famiglia; il gelato (52 milioni di euro e una media di 72 euro a famiglia e la birra (51 milioni di euro e una media di 71 euro a famiglia).
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