Morello replica alla Limardo: Il nostro operato legittimo e trasparente, ma il circolo del Pd ha toccato il fondo

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comune di limbadi
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Il fuoco amico non lo scalfisce e non l’affonda. Ma sicuramente lo fa incavolare. Il sindaco Pino Morello, preso atto dell’attacco sferratogli contro da Daniela Limardo, segretaria del circolo Pd, non perde tempo a rispedire al mittente le critiche subìte e, a suo parere, manifestamente infondate. Ricostruisce mentalmente tutta la vicenda relativa all’immissione in ruolo di un dipendente già assunto a tempo determinato e poi carica a testa bassa. <Quanto sostenuto dalla Limardo – esordisce – è del tutto campato in aria perché la delibera n. 60 dello scorso 4 agosto è stata preceduta da opportuna proposta di deliberazione sulla quale ci siamo espressi con pareri unanimi per come richiesto dall’art. 49 del Testo unico degli enti locali. L’allontanamento, poi, del segretario al momento del voto – prosegue – è una procedura che non esiste sia perché il segretario non ha conflitti d’interesse e sia perché in Giunta non vota>. Tra le altre cose <la normativa vigente – insiste il primo cittadino – privilegia le assunzioni attraverso graduatorie già aperte o formate anche da altri enti. In altre occasioni abbiamo attinto alle graduatorie di altri comuni perché la legge ce lo sollecita nell’ottica del risparmio in quanto un concorso comporta spese consistenti>.

pino morello
pino morello

Chiarito questo aspetto, il “Che Guevara” limbadese rivolge l’attenzione ai suoi ex amici del Pd. Le sue parole sono frustate nel silenzio. L’impeto del fiume in piena. Nel momento in cui nel palazzo municipale s’aggira la commissione d’accesso, Morello, evidentemente, non s’aspettava un attacco proprio da parte <della sedicente segretaria del Pd perché adesso – sostiene – c’è da difendere l’onorabilità dell’intera collettività anche dimostrando vicinanza all’amministrazione che ha il solo difetto di essere additata per operosità, credibilità, trasparenza e disponibilità>. In realtà <non pensavo – sottolinea – che il circolo di un grande partito come il Pd potesse scendere così in basso per mera vendetta personale attaccandoci su cose futili. Noi sappiamo fare scelte impopolari contro chi attenta alla nostra libertà. Mi riferisco – precisa – a quegli individui che pensavano e pensano di poter mantenere in vita il loro atavico sistema clientelare dando le coordinate ad un’amministrazione di sinistra guidata da un sindaco comunista. Abbiamo immediatamente tarpato le ali ai corvi che si aggiravano sui tetti del Comune>. Poi, manifestata piena vicinanza al segretario Vittorio Bianco chiamato inopportunamente in causa, parte l’ultima stoccata. <Non faccio altro che pensare – ruggisce – agli articoli dettati alla Limardo da un soggetto che vuole muovere le fila su problemi inesistenti per distogliere l’attenzione da questioni che lo riguardano così come penso al rancore covato per tanto tempo dalla stessa Limardo per la pretesa nomina ad assessore nonostante ci fosse stata una insindacabile bocciatura da parte dell’elettorato>.

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