Il sedicente Stato Islamico dell’Isis ha ormai i giorni contati.

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Dopo la caduta di Mosul è la volta delle ultime roccaforti dell’Isis in terra siriana. Si avvicina quindi l’ora x per i seminatori di morte del sedicente califfato che sta per essere sommerso dalla tenaglia delle forze della composita coalizione (Siriani lealisti, curdi, forze democratiche siriane, esercito iracheno, supportati da russi e americani) costituitasi contro questo vero e proprio stato del terrore.

Le prime notizie arrivano da Deir Ezzor, nell’Est della Siria, sul Fiume Eufrate, un grosso centro di 250.000 abitanti dove da tre anni le forze governative siriane che conntrollavano ancora un terzo della città erano assediate dai miliziani dell’Isis. nel corso dell’ultima offensiva la  televisione di Stato siriana ha annunciato nei giorni scorsi che l’assedio è stato finalmente rotto con l’ausilio dell’aviazione militare russa. Ora inizierà la lotta per la riconquista totale dell’area.

La seconda e tanto attesa notiziua arriva invece da Raqqa – la capitale dell’ormai moribondo califfato – dove i guerriglieri curdi hanno tagliato in due le difese dell’Isis e ripreso tutto il centro storico dopo durissimi combattimenti casa per casa. La battaglia ora volge verso la riconquista della città nuova che si prospetta difficilissima e impegnativa ma anche qui l’impressione generale è che ormai è solo questione di tempo.

A sud di Raqqa, infine l’esercito siriano continua ad avanzare con l’obiettivo di liberare dallo Stato Islamico l’area di Kobajjep, lungo la strada che da Palmyra porta alla roccaforte. Infine proseguono le operazioni per eliminare le ultime sacche di resistenza dei miliziani nel piccolo quadrante tra Hama e Homs, a est di Salamiyah, dove sono stati chiusi.

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