La Piana di Gioia Tauro si è stretta intorno a Fabio Scionti, sindaco di Taurianova.

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Pino Macino, da Pupari & Pupi

La risposta convinta ed unanime è arrivata. La Piana di Gioia Tauro si è stretta intorno a Fabio Scionti, sindaco di Taurianova. Anche le Istituzioni non si sono tirate indietro e sono state adottate misure di protezione. Tuttavia non basta. Bisogna andare oltre. Ben oltre.

Quanti Sindaci della Piana e della Calabria sono stati intimiditi, minacciati, sparati, costretti alle dimissioni ? Oramai non si contano più. Quanti responsabili sono stati individuati e puniti ? Nessuno, che io ricordi. E questo incoraggia  la sfida alle Istituzioni, che vanno dominate ed asservite. L’impunità è la cartina di tornasole con la quale  la ‘ndrangheta misura il grado della sua sovranità sul territorio. Il principio è antico , il padrone del territorio è “superiorem non recognoscens”. E si parte occupando il cuore del potere costituito, quello che dovrebbe nascere da libere elezioni. Da tempo non è così…perchè il voto non è libero. Non può continuare così.

Ecco perchè bisogna andare fino in fondo ed avere anche l’aiuto delle vittime. E toccare finalmente i santuari del malaffare e rigirare come un calzino i centri decisionali, anche burocratici se non soprattutto. Perchè lì solitamente si annida la debolezza delle istituzioni.E’ semplice: chi amministra non può gestire ma ha il dovere dell’indirizzo e del controllo. Quando l’indirizzo ed il controllo funzionano, salta il malaffare….che  se non vuole battere in ritirata comincia con il farti saltare la macchina e via intimidendo, minacciando, uccidendo. Arrivare ai responsabili, non c’è altra strada. E qui bisogna arrivare perchè niente nasce da solo e non è scritto da nessuna parte che il nostro territorio debba sempre subire. Perchè la sopportazione e la pazienza possono anche finire e ….saranno dolori.

Noi Calabresi siamo un popolo con mille difetti e la Calabria vive oramai drammaticamente….  a dirla con  Rèpaci….il suo “patimento di trascurata”. Ma non siamo figli di un Dio minore.E se ne sarà accorto, io penso, anche il calabrese Ministro dell’Interno.

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