Ripartono gli appuntamenti culturali al Cantiere delle Idee a Pizzo calabro. Ad inaugurare questo nuovo ciclo sarà la presentzione della ristampa del volume “Storia della spedizione del Cardinale Ruffo” a cura dell’ Associazione Identitaria Alta Terra di Lavoro
Interverranno il presidente dell’associazione Claudio Saltarelli, la scrittrice Luisa Matera e lo storico, nonché autore del saggio introduttivo dell’opera, Fernando Ricciardi.
Nel gennaio 1799 il Regno di Napoli cadde in seguito all’improvvida spedizione borbonica volta a liberare Roma dai francesi. Essi, acquartierati qualche decina di km lontano da Roma, lasciarono che i borbonici entrassero in città. Dopodiché scatenarono l’offensiva. I borbonici, sorpresi, si diedero alla ritirata con i francesi alle calcagna. L’inseguimento finì a Napoli, dove fu creata la Repubblica Napoletana e fu innalzato l’albero della libertà. La corte di Ferdinando IV si mise in salvo a Palermo.
Il cardinale Ruffo allora si mosse in difesa della religione e del sovrano legittimo. Di sua iniziativa si diresse a Palermo per domandare al Re uomini e navi per riconquistare il Regno. Stese un programma che consegnò alla Corona. Il Ruffo era il favorito del re. La regina, al contrario, considerava il Ruffo inaffidabile e gli preferiva l’ammiraglio inglese Orazio Nelson.
Ricevuto il titolo di “Comandante Generale” del Re, Ruffo ottenne una nave e sette uomini. Salpò da Palermo e sbarcò l’8 febbraio in Calabria, la sua terra natale. I primi centri di raccolta dei volontari furono Scilla e Bagnara, suoi feudi. Schiere di contadini risposero all’appello, fino a raggiungere il numero di 25.000 uomini abili alle armi. Ruffo chiamò il suo esercito Armata Cristiana e Reale (oggi conosciuto come Esercito della Santa Fede). L’Armata di Ruffo conquistò Crotone, poi iniziò la risalita della penisola che la portò dapprima in Basilicata, poi in Puglia e infine nel Principato Ultra. Alla testa del suo esercito, Ruffo partecipò alle operazioni della Seconda coalizione antifrancese per la conquista di Napoli, che si conclusero vittoriosamente il 15 giugno 1799.