Elezioni in Norvegia successo storico per i conservatori.

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Mai era successo che in un paese come la Norvegia, da sempre politicamente dominato dalle sinistre, i conservatori riuscissero a vincere due elezioni di fila.

E’ accaduto invece lunedì quando, a urne chiuse, la coalizione di governo del premier  Erna Solberg ha conseguito un piccolo vantaggio – 88 seggi contro 81 – sulle opposizioni.

Tutto sembrava congiurare contro il governo di minoranza tra conservatori dell’Hoyre e quello del Partito del progresso (Frp) appoggiati dall’esterno dai liberali e dai cristianodemocratici ma la proposta dei socialdemocratici di aumentare le tasse in un paese che ha già un elevata tassazione per finanziaria un possente sistema di welfare state e i buoni risultati economici con una disoccupazione contenuta attorno al 3%, hanno sparigliato le carte in tavola.

I laburisti rimangono il primo partito del paese con il 27.4% (-3.4%) e 49 seggi (-6) ma sono tallonati dai conservatori al 25.0% (-1.8%) e 45 seggi (-3). Il Partito del progresso è terzo con il 15.2% dei voti  e 27 seggi (-2) mentre un grando successo lo ha riscosso il Partito di centro – storico alleato dei laburisti – che ha conseguito il 13% (+4.8%) e 19 seggi (+9). A seguire l’altro alleato dei laburisti, il Partito socialista di sinistra con il 6.0% (+1.9%) e 11 seggi (+4), poi i Liberali con il 4.4% (-0.8%) e 8 seggi (-1)  e i Cristianodemocratici con il 4.2% (-1.4%) e 8 seggi (-2).

Nonostante i 5 punti percentuali persi dal cartello delle destre rispetto alle passate elezioni quindi, la sinistra ha sciupato la vittoria non solo per le perdite subite dai laburisti ma anche perchè, a differenza di quanto pronosticavano i sondaggi, i Verdi seppur in crescita (+0.4%) sono quasi rimasti fuori dal parlamento – lo Storting – in quanto con il 3.2% dei voti hanno conseguito un solo seggio al posto dei 7/8 che avrebbero avuto nel caso avessero superato lo sbarramento del 4%. La legge elettorale norvegese prevede infatti che un partito deve ottenere il 4% del voto popolare per conseguire seggi ma può ancora ottenerne altri in sede di distretto anche se non raggiunge questa soglia. Ultimo in ordine di arrivo, il Partito della sinistra radicale che ha ottenuto il 2.3% e 1 seggio.

Ora a conti fatti sono possibili due soli scenari: o una riedizione del governo tra conservatori e progressiti con l’appoggio di liberali e cristianodemocratici oppure un governo di minoranza tra laburisti, centristi e cristianodemocratici con l’appoggio esterno dei socialisti di sinistra. Secondo gli osservatori politici del paese nordico occorrerà circa un mese per sapere come andrà a finire, perchè le trattative saranno lunghe e complesse, anche se al momento, lo scenario più probabile è quello di un nuovo governo conservatore.

 

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