La società civile vibonese aderisce con entusiasmo all’avvio della campagna per la Bibliocard varata dal SBV.

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Una grande testimonianza di vicinanza e di affetto quella che ieri sera, nella sempre suggestiva cornice del Palazzo Santa Chiara a Vibo, è stata tributata al Sistema Bibliotecario Vibonese, il polo culturale di eccellenza diretto dal prof. Gilberto Floriani, nella serata di presentazione del progetto Bibliocard. Serata, che oltre ad essere stata molto partecipata, si è trasformata anche in un momento di riflessione, di intenso dibattito e di scambio di idee con un filo conduttore ben preciso che è rimasto sottinteso in tutti gli interventi succedutesi: la necessità di preservare questa “oasi” di cultura e di potenziarne i servizi e l’attività.

A fare gli onori di casa, come sempre, lo stesso Prof. Gilberto Floriani che ha innanzitutto rivendicato con orgoglio i risultati raggiunti in un trentennio di attività, evidenziando come il Sistema Bibliotecario Vibonese sia ormai un modello di centro culturale polivalente al quale si guarda con rispetto e attenzione anche in altre province e nel contempo “un luogo che ha saputo intessere un rapporto osmotico non solo con gli utenti, ma anche con le scuole, con le associazioni, con altri enti, con i comuni, divenendo un valore aggiunto nell’offerta formativa e culturale del territorio”. Dopo aver ricordato i servizi offerti (dalla consulenza bibliografica al prestito interbibliotecario, alla riproduzione di documenti, dall’accesso a internet, all’assistenza data a circa 160 biblioteche), le tante attività svolte (corsi di lingue, informatica, disegno, musica, attività per i bambini, cineforum, laboratori) o ospitate (mostre e concerti, incontri associativi, convegni e presentazioni di libri) e i poderosi numeri del SBV (2000 mq di locali in una location suggestiva come è il complesso Santa Chiara, una biblioteca frequentata ogni giorno da circa trecento persone, oltre 14mila utenti con un tasso di attività del 89.2%, 52000 prestiti e 5000 consultazioni all’anno), lo stesso Floriani ha poi sottolineato “la necessità di rendere ancora più osmotico il rapporto con gli utenti del SBV stesso, dando vita a quella che non esitato di definire “una vera e propria comunità di sostenitori protagonisti e consapevoli” tramite la Bibliocard, tessera utente personalizzata, con un costo davvero esiziale ma che, preso l’insieme della platea civica del vibonese alla quale si rivolge la lodevole iniziativa, può davvero costituire un valido sostegno. Floriani, ha poi sottolineato che il varo del progetto è dovuto anche alla necessità da un lato “di ampliare i servizi, tenere il passo con i tempi, avviare nuove idee e nuovi percorsi progettuali” e dall’altro rendersi un pò più autonomi dai finanziamenti dei comuni e degli altri enti. Sotto quest’ultimo aspetto non è mancato un accenno di vis polemica  verso la politica, lamentando il fatto che il SBV è creditore di una cospicua somma da parte di alcuni comuni e della Provincia (circa 260.000 euro). Floriani infine, sulla scorta di alcune “best practice” già intraprese da altri poli bibliotecari, non ha mancato infine di sottolineare un altro aspetto quasi sempre trascurato e cioè che a “fronte degli appena 265.000 euro di contributi ricevuti – sopratutto dalla Regione Calabria – di cui 110.000 solo per il grande evento del Festival Leggere e Scrivere” e peraltro frutto della partecipazione a bandi pubblici – il SBV “restituisce” una cifra ben maggiore, in quanto è possibile valutare i costi che gli utenti dovrebbero sostenere nell’eventuale assenza di questo polo culturale, in un importo pari a sette volte la spesa.

A seguire vi è stato poi l’intervento – trasmesso tramite un videomessaggio registrato – del Prof. Massimo Coen Cagli (nella foto), direttore della Scuola di Fundraising di Roma e massima autorità italiana in materia, il quale, ha posto in evidenza il sempre più crescente numero di cittadini che tramite il fundraising stesso (dall’inglese “To raise”: far crescere, coltivare, sorgere, ossia di sviluppare i fondi necessari a sostenere un’azione senza finalità di lucro), sostengono enti ed istituzioni, tanto che le donazioni “sono diventate un fenomeno di massa che investe all’incirca la metà della popolazione adulta”. Coen Cagli – dopo aver illustrato varie tipologie di fundraising – ha poi posto l’accento “sulla importanza della cultura della donazione anche come fattore identitario, nel senso che che chi dona ad un ente o a una istituzione, diventa parte attivo e non più soggetto passivo o semplice destinatario delle attività svolte da questa”.

Sono poi intervenuti nel dibattito – coordinato dal giornalista Maurizio Bonanno – tra gli altri, Pippo Prestia, Maria d’Andrea, Nella Morano, Pino Ceravolo, Enzo Farina, Luciano Gagliardi. Tutti hanno ripercorso la propria personale esperienza con il SBV, attestato il suo valore per il territorio, rammentato il suo originale percorso progettuale, la professionalità con la quale vengono erogati i servizi, la sempre cortese disponibilità con la quale vengono ospitate le iniziative che provengono da un territorio dal quale, il SBV stesso, non è distaccato ma parte attiva e integrante. E gli stessi non hanno poi mancato di dare suggerimenti per la campagna di diffusione delle Bibliocard e di compiere argute riflessioni in merito alle celebrazioni per il trentennale dell’Istituzione che cadrà proprio l’anno prossimo.

Un gradito messaggio è infine giunto alla platea dal Prof. Giacinto Pisani direttore della Biblioteca Civica di Cosenza che ha rivolto i complimenti allo stesso Floriani – da lui definito “esempio eccellente di operosità e di impegno per noi, vecchi e nuovi bibliotecari calabresi” – in quanto, a suo dire, l’iniziativa della Bibliocard “ha il merito di richiamare l’attenzione di tutta la comunità vibonese, e delle altre provincie calabresi, sulla intensa attività svolta in questi anni dal polo culturale polivalente” che ormai si impone, a mio parere, “tra i migliori e più efficienti funzionanti sull’intero territorio nazionale”.

  

Adesso, dopo questa presentazione, il gruppo di lavoro di volontari della “campagna Bibliocard”, (Anna caruso, Cristina la Torre, Katia Rosi, Claudia de Masi, Michele Condò) si è già messo alacremente al lavoro per portare a compimento le varie iniziative nelle quali la campagna stessa si snoderà – su tutto il territorio provinciale –  interessando sia i singoli cittadini che i comuni, le scuole, le associazioni e le imprese.

Le Bibliocard (nelle foto) sono già disponibili e possono essere prenotate dal sito internet istituzionale del Sistema Bibliotecario Vibonese e ritirate direttamente presso la sede di Palazzo Santa Chiara. Il costo minimo è di 10 euro l’anno e ai titolari saranno concessi vantaggi e servizi sia all’interno che all’esterno del SBV come prestiti interbibliotecari a costo più ridotto, partecipazione gratuita ai corsi o agli eventi a pagamento del SBV stesso, gadget personalizzati e agevolazione presso strutture convenzionate come librerie e cinema.

“Ieri, si legge nel gruppo Facebook del SBV – con l’avvio della sottoscrizione delle Bibliocard del Sistema Bibliotecario Vibonese, crediamo di avere compiuto una piccola rivoluzione culturale a Vibo Valentia. Abbiamo iniziato a costruire una comunità di cittadini che consapevolmente si riappropriano delle loro istituzioni culturali e ne sostengono liberamente lo sviluppo. Abbiamo dimostrato che in una piccola città meridionale, che per molti versi è distratta e avvilita dalla mancanza di lavoro e dal futuro incerto, vi sono molti cittadini che hanno capito il valore della cultura per la crescita personale e collettiva, e che di questo processo vogliono essere collettivamente protagonisti e responsabili. In una regione villipesa dalla ndrangheta e dall’arrocamento insensibile di molte istituzioni tutto ciò profuma di democrazia e di fiducia nel futuro. Il Sistema Bibliotecario Vibonese è felice di aver contribuito a catalizzare questo processo ed è impegnato ad allargare sempre di più la comunità che lo sostiene, qualificando sempre di più i suoi servizi.Un ringraziamento sincero a tutti coloro che hanno contribuito al progetto”.

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