Dieta Mediterranea di Nicotera protagonista in RAI nella Giornata Mondiale dell’Alimentazione. Presente Papa Francesco alla FAO.

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Oggi 16 ottobre, in occasione della cerimonia ufficiale presso la Sede centrale della FAO, il Direttore Generale della FAO sarà affiancato da Papa Francesco e dai Ministri dell’agricoltura che partecipano alle riunioni del Gruppo dei Sette (G7). Per tradizione, durante la cerimonia della GMA, veniva letto un messaggio di Sua Santità. Quest’anno, per la prima volta, il Papa sarà presente ed esorterà la comunità internazionale a cambiare il futuro della migrazione. La presenza dei Ministri dell’agricoltura del G7 ci ricorderà, in modo tangibile all’interno dell’agenda politica, l’importanza del legame fra sicurezza alimentare, sviluppo rurale e migrazione.

Il diritto al cibo è un diritto umano basilare e la dieta mediterranea rientra tra le compatibilità alimentari di una agricoltura sostenibile. Nicotera è la città della Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento, ed il riconoscimento UNESCO della dieta mediterranea patrimonio immateriale dell’umanità, è stata proclamata anche analizzando e considerando i dati scientifici di Nicotera nel Seven Countries Study, guidato da Ancel Keys.

Oggi su Rai 3 regione alle ore 19.35 verrà trasmesso il servizio girato su Nicotera, città scelta per rappresentare il modello di sviluppo per la fame nel mondo, con una scelta sostenibile della dieta mediterranea, con le sue tipicità territoriali, che si riproducono in ogni luogo del mediterraneo, quale modello sostenibile per alimentare le popolazioni, in maniera semplice e salutare inserendo il tutto in uno stile di vita qualificato.

La Rai ha visitato aziende nicoteresi associate al “Club Dieta Mediterranea” quali, la cantina “Casa Comerci” con i suoi vini biologici e mediterranei, in particolare il rosso “Libici”; l’Azienda “Frantoio Mafrica”, con i suoi prodotti biologici e l’olio extravergine di alta qualità nutrizionale; il “ristorante bianco e nero” con la sua cucina mediterranea; la “Gelateria Bar Italia” con il gelato Dieta Mediterranea vera novità, fatto con ricotta di Monte Poro, fichi caramellati, pezzetti di pera e noci, ingredienti e sapori della dieta mediterranea che ne esaltano il gusto, il sapore e il valore nutrizionale, che sosterremo nelle fiere internazionale del gelato, sicuri di portare a casa un premio prestigioso. Nicotera è riconosciuta dalla comunità scientifica internazionale come città di riferimento della dieta mediterranea. La nascita del Club Dieta Mediterranea, sta per dare uno slancio nuovo sostenendo le aziende, i produttori, i ristoratori, le gelaterie artigiane e quant’altro gravita intorno alla dieta mediterranea. Attualmente è vigente la legge regionale Grillo n°45/2003 che riconosce a Nicotera la sede della Fondazione Regionale della Dieta Mediterranea ed è in attesa di approvazione una seconda legge regionale, la 54/2005 su proposta dei consiglieri Greco e Franco che, seppur tarda ad essere approvata, vittima di beghe politiche, nel frattempo a Nicotera, operano con efficienza, l’Accademia Internazionale della Dieta Mediterranea e l’ADIMEN  diffondendo, in Italia e nel mondo, la Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento.

Oggi si celebra la Giornata Mondiale dell’Alimentazione dove si indicherà la via dell’investire in sistemi di alimentazione sostenibili e sviluppo rurale facendo capire che tutto ciò significa affrontare alcune delle principali sfide globali – dal nutrimento della popolazione mondiale in crescita alla protezione del clima globale, ed affrontare alcune delle cause alla base della migrazione e del dislocamento. Il mondo è in movimento. Il più alto numero di persone mai registrato dalla Seconda Guerra Mondiale è stato costretto ad abbandonare le proprie case a causa dell’aumento dei conflitti e dell’instabilità politica. Ma anche la fame, la povertà, ed un incremento degli eventi meteorologici estremi legati ai cambiamenti climatici sono fattori importanti che contribuiscono alla sfida della migrazione. Spostamenti così imponenti di persone oggi presentano delle sfide complesse che esigono un’azione globale. Molti migranti arrivano in paesi in via di sviluppo creando tensioni laddove le risorse sono già scarse, ma la maggioranza, circa 763 milioni, si spostano nell’ambito dei propri paesi anziché all’estero.

I tre quarti degli estremamente poveri basano il proprio sostentamento sull’agricoltura o altre attività rurali. Creare le condizioni che permettano alle persone rurali, specialmente ai giovani, di rimanere nel proprio paese, qualora sussistano le condizioni di sicurezza, e di disporre di mezzi di sussistenza più resilienti, è una componente cruciale di qualsiasi piano per affrontare la sfida della migrazione. Lo sviluppo rurale può affrontare i fattori che costringono le persone a spostarsi creando per i giovani opportunità di lavoro ed impieghi che non siano unicamente basati sulle coltivazioni (ad esempio piccole imprese casearie o avicole, della lavorazione di generi alimentari o di orticoltura). Può anche portare ad un incremento della sicurezza alimentare, a mezzi di sostentamento più resilienti, ad un migliore accesso alla protezione sociale, alla riduzione dei conflitti sulle risorse naturali ed a soluzioni al degrado ambientale ed ai cambiamenti climatici.

Investendo nello sviluppo rurale, la comunità internazionale può inoltre trarre vantaggio dal potenziale della migrazione per sostenere lo sviluppo e contribuire alla capacità di recupero delle comunità dislocate e ospitanti, ponendo le basi per una ripresa a lungo termine ed una crescita inclusiva e sostenibile.

Dieci fatti da sapere sulla fame

  1. Il mondo produce abbastanza cibo per nutrire tutti, tuttavia circa 800 milioni di persone soffrono la fame. Questo significa una persona su nove. 60% di queste sono donne.
  2. Circa l’80% degli estremamenti poveri del mondo vive in aree rurali. La maggior parte dipende dall’agricoltura.
  3. La fame uccide ogni anno più persone della malaria, della tubercolosi e dell’aids insieme.
  4. Circa il 45% delle morti infantili è correlato con la malnutrizione.
  5. Il costo per l’economia globale causato dalla malnutrizione equivale a 3500 miliardi di dollari l’anno.
  6. 9 miliardi di persone– più di un quarto della popolazione mondiale – è in sovrappeso.
  7. Un terzo del cibo prodotto nel mondo va perso o è sprecato.
  8. Il mondo dovrà produrre il 60% di cibo in più entro il 2050 per nutrire la popolazione in crescita .
  9. Nessun altro settore è più sensibile dell’agricoltura ai cambiamenti climatici.
  10. La FAO lavora principalmente in aree rurali in 130 paesi. Lavoriamo con i governi, la società civile, il settore privato e altri partner per raggiungere #FameZero.

Nicotera e la Calabria, oggi, portano il loro contributo a livello globale, con l’esempio di una alimentazione sostenibile e salutare: la Dieta Mediterranea.

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