Vibo Valentia, l’ordine dei commercialisti punta a diventare presidio di legalità nella lotta al riciclaggio

Nessun commento Share:

L’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Vibo Valentia  intensifica l’impegno dell’associazione anche sul delicato aspetto degli adempimenti in materia di antiriciclaggio impegnandosi ad assumere il responsabile compito di presidio di legalità come collaboratori dello Stato e degli organismi preposti a debellare questa sorta di fenomeno occulto. Lo ha dichiarato il presidente Vincenzo Morelli, a conclusione dell’affollato convegno organizzato dall’Ordine con la collaborazione del Comando provinciale della Guardia di Finanza e della Camera di Commercio svoltosi presso la sala “Antonino Murmura” dell’Ente camerale.

L’evento che è stato caratterizzato dagli interventi di numerosi relatori, ha registrato la presenza, tra gli altri, del capitano Alessandro Lembo, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, di Antonella Romeo, segretario Generale della Camera di Commercio e di Alfonso Gargano dell’Ordine di Salerno esperto in materia di antiriciclaggio e privacy.

L’incontro ha permesso di fare il punto sulle ultime novità in materia di normative sull’antiriciclaggio coinvolgendo la Guardia di Finanza come interlocutore privilegiato sul difficile aspetto che riguarda il riciclaggio, fenomeno, abbastanza diffuso sul territorio della provincia di Vibo Valentia. Sono stati appunto gli episodi che hanno riguardato il vibonese e non solo a spingere l’Ordine a promuovere l’incontro tecnico permettendo al presidente Morelli di mettere a fuoco il decreto legislativo 90 del 25 maggio 2017, in vigore dallo scorso 4 luglio, con il quale è stata recepita la direttiva comunitaria in materia di antiriciclaggio. Morelli ha introdotto la nozione di “organismo di autoregolamentazione”, definendo tale l’Ente esponenziale rappresentativo di una categoria professionale, ivi comprese le sue articolazioni territoriali ed i Consigli di disciplina cui lo stesso ordinamento attribuisce poteri di autoregolamentazione, di controllo della categoria, di verifica del rispetto delle norme che disciplinano l’esercizio della professione e di irrogazione attraverso gli organi predisposti  e delle sanzioni per la loro violazione. Per il presidente dell’Ordine è anche importante in questo complessivo contesto che si provveda a rendere più semplici le regole, snellendo l’attuale normativa, per alcuni versi rigida e severa, in particolar modo sotto l’aspetto sanzionatorio spesso eccessivamente avvilente nell’area dei contribuenti.

Condividi questo Articolo
Previous Article

Domani alle urne per decidere sulla fusione tra Corigliano Calabro e Rossano

Next Article

Nasce il Lions Club Gioia Tauro-Piana. L’avv. Giuseppe Macino primo Presidente

You may also like