Nicotera, la “Tirrenium” incanta con le sue melodie

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Grande successo per l’orchestra di fiati intercomunale “Tirrenium” del presidente Mimmo Fiaschè che dopo il concerto di gennaio svoltosi presso la Cattedrale di Santa Maria Assunta, è ritornata ad esibirsi a Nicotera.

Mimmo Fiaschè

Questa volta lo ha fatto presso un’affollata sala congressi “Cavalier Giacomo Barbalace” dell’hotel “Miragolfo”. Il concerto che rientra nell’ambito del corso di direzione “Ama Calabria”, ha segnato per i musicisti diretti dal maestro Maurizio Managò, l’inizio della stagione concertistica autunnale. Per l’occasione, la direzione degli strumentisti è stata affidata anche agli allievi del corso. Nello specifico, a dirigere i 70 orchestrali oltre a Managò si sono alternati ben 7 maestri d’orchestra, Sarino Froio (Botricello), Elisabetta Rea (Roma), Giuseppe Daniele (Oppido Mamertino),  Giosuè Borgese (Melicucco), Salvatore Mazzei (Mirto), Francesco Drago (Melissa) e Cristina Marino (Serra San Bruno).

“La Tirrenium – afferma Fiaschè – sta crescendo in modo smisurato. Abbiamo iniziato con 25 elementi e adesso sono 70 giovani musicisti fortemente aggregati fra loro. Tutto questo è stato possibile grazie al maestro Managò che con grande carisma ha saputo trasmettere a ciascuno degli orchestrali gli elementi indispensabili per raggiungere il successo”. Durante il concerto, l’orchestra ha proposte musiche di J.S. Bach, Giulio Caccini, Giacomo Puccini, Charles Gounod, Bert Appermont, Antonio Rossi, Elliot Del Borgo ed Enrico Tiso. Inoltre, durante la serata, si sono esibiti il tenore Raffaele Mazzeo e la soprano Rosy Giuliano. La Tirrenium replicherà il 12 novembre, quando, sempre presso il “Miragolfo”, alle 18.30, insieme alle orchestre “Concert band” di Melicucco e di Laureana di Borrello riuniti così da formare un’orchestra di 100 elementi, gli strumentisti avranno l’occasione di lavorare insieme a due grandi personalità del mondo della musica, Marco Somadossi e il belga Bert Appermont. Insieme ai due maestri gli orchestrali si eserciteranno su alcune loro composizioni così da essere diretti dagli stessi autori dei brani.

“La nostra orchestra – dichiara Managò – è un esempio di grande aggregazione non solo perché i musicisti provengono da diversi centri del Vibonese, ma, soprattutto, perché fra loro c’è una grande amicizia e questo fa sì che questa formazione nata da poco stia raggiungendo dei risultati importanti e di qualità che iniziano a dare frutti notevoli”.

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