La Commissione di valutazione del Premio Murmura ha stabilito il vincitore dell’ultima edizione.

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E’ Stefano Aru il vincitore del premio Murmura 2017. Lo ha stabilito la Commissione del Premio istituito dalla Fondazione che porta il nome dell’uomo politico vibonese – nata su imput della moglie, sig.ra Maria Folino e delle figlie – che si è riunita, a Roma, nei giorni scorsi, presso la sede  dell’Accademia Nazionale dei Lincei.

Ai lavori della stessa Commissione erano presenti: il Presidente, professore Pietro Rescigno, Accademico dei Lincei, Professore Emerito dell’Università Sapienza di Roma, già professore Ordinario di Diritto Civile, la Dottoressa Francesca Murmura che ha assitito la Commissione in questione ricoprendo le funzioni di Segretaria; il professore Pier Luigi Ciocca, Accademico dei Lincei, Banchiere ed Economista Italiano, già Vice Direttore della Banca d’Italia; il prof. Franco Gallo, Accademico dei Lincei, già Ministro delle Finanze, già Presidente Emerito della Corte Costituzionale e attualmente Presidente dell’Istituto Enciclopedia Italiana; il professore Cesare Mirabelli, Presidente Emerito della Corte Costituzionale, già Vice Presidente del CSM e professore di Diritto Ecclesiastico presso l’Università di Tor Vergata, il professore Damiano Nocilla, Consigliere di Stato, già Segretario Generale del Senato della Repubblica, docente di Diritto Comparato all’Università Luiss.

La cerimonia di conferimemto del prestigioso riconoscimento si  terrà a Roma presso la sede dell’Enciclopedia Treccani nel mese di gennaio del 2018.

Il Premio Antonino Murmura è aperto – lo ricordiamo – a tutti i laureati  da non più di cinque anni alla data di scadenza del termine di presentazione delle domande, provenienti dalle Facoltà di Giurisprudenza, Sociologia e Scienze politiche. Ciascun candidato deve indicare nella domanda di partecipazione alla selezione una sola opera realizzata su un tema attinente al Diritto Costituzionale, redatta in lingua italiana, con la quale intende concorrere. Unitamente alla domanda, i candidati devono inviare una lettera di presentazione di un docente universitario di prima fascia, che garantisca la candidatura, cinque copie dell’opera che ciascun candidato intende sottoporre all’esame della Commissione di valutazione, il curriculum vitae et studiorum ed un elenco di eventuali altre pubblicazioni, delle quali sia autore o coautore.

Stefano Aru  è nato il 1̊ novembre 1987 a Cagliari, dove, nell’aprile del 2013, ha conseguito – con il massimo dei voti e la lode – la laurea magistrale in “Politiche, Società e Territorio”. Il 28 aprile 2017, ha altresì conseguito, nel medesimo Ateneo, il titolo di dottore di ricerca in “Scienze Giuridiche” con lode. Attualmente, è borsista di ricerca nell’ambito del progetto, finanziato con la l.r. n. 7 del 2007, dal titolo “Il servizio idrico integrato, con particolare riferimento alla Regione Sardegna”. Aru ha anche trascorso un soggiorno di ricerca quale visiting Postgraduate Researcher presso l’Università di Glasgow

Il lavoro che gli ha consentito di aggiudicarsi il prestigioso riconoscimento verteva sul rapporto tra stato e regioni ed è stato presentato dal Prof. Andrea Deffenu ordinario di Diritto pubblico all’Università di Cagliari.

L’altro finalista era Matteo Trapani che è nato a Pisa nel 1987 e dopo aver conseguito la laurea magistrale in giurisprudenza nel 2013 presso l’università di Pisa con 105/110, discutendo una tesi in diritto costituzionale su La rappresentanza alla prova della crisi economica: recenti interventi di spending review”, ha terminato l’anno scorso il ciclo di dottorato in giustizia costituzionale e teoria dei diritti fondamentali. Sempre lo scorso anno è stato nominato cultore della materia in diritto costituzionale presso il dipartimento dell’Università di Pisa e ha poi conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato ed è account manager centrale dell’agenzia per l’Italia digitale presso la presidenza del consiglio dei ministri.

Il suo lavoro verteva sul rapporto tra Unioni e fusioni di comuni e rappresentanza ed è  stato presentato dal prof. Andrea Pertici, ordinario di Diritto costituzionale nell’università di Pisa.

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